religione

L'Espresso - Un americano a San Pietro

Redazione online
Pubblicato il 30-11--0001

...Perché oltre a Dolan c'è l'arcivescovo di Boston, Sean Patrick O'Malley, 69 anni, con saio e barba da bravo frate cappuccino. Il suo appartenere all'umile ordine di san Francesco non è d'ostacolo al papato né è senza precedenti illustri, perché anche il grande Giulio II, il papa di Michelangelo e di Raffaello, era francescano. Ma ciò che più conta è che Dolan e O'Malley non sono due candidati tra loro contrapposti. I voti dell'uno possono convergere sull'altro, se necessario, perché sono entrambi portatori di un unico disegno.


Rispetto a Dolan, O'Malley ha un profilo meno risoluto per quanto riguarda le capacità di governo. E ciò potrebbe renderlo più accettabile ad alcuni cardinali, consentendo a lui di varcare quella soglia decisiva dei due terzi dei voti, 77 su 115, che potrebbe essere invece preclusa al più energico, e quindi molto più temuto, arcivescovo di New York. Lo stesso ragionamento si potrebbe applicare a un terzo candidato, il cardinale canadese Marc Ouellet, anche lui di salda matrice ratzingeriana e ricco di talenti simili a quelli di Dolan e O'Malley, ma ancor più incerto e timido di quest'ultimo nelle decisioni operative. In un conclave che sul riordino del governo della Chiesa punta molte sue aspettative, la candidatura di Ouellet, pur presa in considerazione dai cardinali elettori, appare la più debole fra le tre nordamericane.


Col suo guardare da Roma al di là dell'Atlantico, l'imminente conclave prende atto della nuova geografia della Chiesa. Il cardinale Ouellet è stato da giovane missionario in Colombia. Il cardinale O'Malley parla alla perfezione spagnolo e portoghese e ha sempre avuto come sua attività preminente la cura pastorale degli immigrati ispanici. Il cardinale Dolan è il capo dei vescovi di un Paese che ha raggiunto le Filippine al terzo posto per numero di cattolici, dopo Brasile e Messico. E sono "latinos" un terzo dei fedeli degli Stati Uniti, anzi, già la metà tra quelli sotto i 40 anni. Non sorprende che i cardinali dell'America latina siano pronti a votare questi confratelli del nord.


E con loro altri porporati di peso: l'italiano Angelo Scola, l'arcivescovo di Parigi André Vingt-Trois, l'australiano George Pell. Chiuse le porte del conclave, nel primo scrutinio potrebbero cadere su Dolan già molti voti, non i 47 di Ratzinger nella prima votazione del 2005, ma pur sempre parecchi. Il seguito è ignoto.(L'Espresso)

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