religione

Il santuario di Maria Addolorata a Castelpetroso 

Redazione
Pubblicato il 16-09-2021

La fede di Maria ai piedi della croce nella Via Matris del santuario

Un santuario che sembra un castello medievale, si erge in mezzo ai boschi del Molise. Si sa dietro la storia di un santuario dedicato a Maria vi è sempre una apparizione della Madre di Dio. Stavolta Maria non è in abito bianco e non è sola. E’ con il Figlio sanguinante tra le braccia, in segno non di dolore ma di offerta all’ umanità. La storia del Santuario di Maria SS. Addolorata a Castelpetroso, in provincia di Isernia inizia il 22 marzo 1888, giorno in cui la Vergine apparve per la prima volta. Due contadine del luogo si trovavano alla ricerca di una pecorella smarrita. Una delle due, si trovò di fronte una visione celeste: una luce maestosa si presenta ai suoi occhi. In questa luce è presente Lei, la Vergine. O meglio, Maria Addolorata. E’ semi inginocchiata, con ai piedi il Figlio morto, lo sguardo rivolto verso il cielo e le braccia allargate in atto di offerta. Il 26 settembre 1888 Mons. Francesco Macarone Palmieri, vescovo di Bojano, si recò sul luogo sacro per “indagare” sulle presunte apparizioni. Non pensava di essere lui stesso protagonista di un segno prodigioso:  si presenterà anche a lui - come aveva fatto alcuni mesi prima alle due contadine - Madonna Addolorata. così com’era apparsa alle due contadine. Passarono due anni prima che la prima pietra del nuovo santuario fosse deposta. Era il 28 settembre 1890. Monsignor  Francesco Macarone Palmieri, nel corso di una solenne celebrazione, diede ufficialmente il via ai lavori. La consacrazione, invece, avvenne solennemente  il 21 settembre 1975.

Il Santuario è talmente imponente da essere paragonato alla Sagrada Familia di Gaudì per le sue alte guglie che sembrano lambire il Cielo. La basilica, in stile neogotico, è stata progettata dall’architetto bolognese Francesco Gualandi. La facciata, suddivisa in tre portali, è decorata con preziosi mosaici che rappresentano Gesù sulla Croce, posto tra Maria e Giovanni; l’Annunciazione e l’Incoronazione di Maria. Le splendide porte del santuario possono considerarsi un vero e proprio inno alla mariologia. Sui battenti di bronzo sono rappresentate scene dell’Antico e del Nuovo Testamento. L’interno è spettacolare, sublime, maestoso. La base del santuario è ottagonale. Dal centro, alzando lo sguardo verso la cupola, si possono ammirare i mosaici dei santi più venerati nel Molise, la terra su cui sorge questa meraviglia mariana. Dietro l’altare maggiore, il tabernacolo di marmo neogotico, è riccamente decorato a rappresentare l’apparizione di Maria Santissima Addolorata di Castelpetroso.

Usciti, alle spalle della chiesa c’ è un sentiero segnato da cartelli, che indicano il percorso del dolore di maria.  Questo non è altro che un sentiero di 750 metri che si snoda lungo la montagna e che collega il Santuario con il luogo delle apparizioni. La via matris è suddivisa in sette tappe quanti sono i dolori di Maria, ognuna contrassegnata da una edicola in rame, racchiusa in una nicchia in muratura, che fa memoria dei misteri più dolorosi della Mater.  La Via Matris di Castelpetroso, inaugurata il 27 ottobre 1947, è un sentiero di 750 metri che si snoda lungo la montagna e che collega il Santuario con il luogo delle apparizioni. Suddivisa in sette tappe, ognuna contrassegnata da un’edicola in rame, è una via che rappresenta - come ci dice lo stesso nome - la via della Madre, segnata dai sette dolori. 

 Negli anni novanta, alle edicole, furono - poi - aggiunti dei gruppi scultorei in bronzo,  opere dell’artista Alessandro Caetani. Ma quali sono i titoli di queste “stazioni”? Cerchiamo, allora, di percorrere anche noi questo sentiero: 1) Presentazione di Gesù al Tempio 2) Fuga in Egitto 3) Smarrimento di Gesù 4) Maria incontra il Figlio Gesù sulla via del Calvario 5) Maria  assiste alla crocifissione del Figlio Gesù 6) Maria riceve tra le braccia Gesù deposto dalla croce 7) Maria SS. depone Gesù morto nel sepolcro. 

Il 19 marzo 1995 è una data storica per il Santuario grazie alla visita di Giovanni Paolo II.  Il 21 settembre 2013, nel 123° anniversario della posa della prima pietra, il santuario è stato elevato alla dignità di basilica minore da Papa Francesco che la visiterà, un anno dopo,  il 5 luglio 2014.

 

 

 

 

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