religione

Il messaggio del Papa da Santa Marta

Elisabetta Reguitti Vatican News
Pubblicato il 30-03-2020

“Preghiamo oggi per tanta gente che non riesce ad reagire perché è spaventata per questa pandemia. Il Signore li aiuti a rialzarsi e reagire per tutta la comunità e la società.”

I Lettura Dn 13,1-9.15-17.19-30.33-62
Io muoio innocente.
Vangelo Gv 8,1-11
Chi di voi è senza peccato, getti per primo la pietra contro di lei.

Nel salmo responsoriale abbiamo pregato: “ Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla; su pascoli erbosi mi fa riposare, ad acque tranquille mi conduce. Mi rinfranca, mi guida per il giusto cammino, per amore del suo nome. Se dovessi camminare in una valle oscura, non temerei alcun male, perché tu sei con me. Il tuo bastone e il tuo vincastro mi danno sicurezza”.

“ Questa è l’esperienza che hanno avuto anche queste due donne la cui storia abbiamo sentito nelle letture. Un donna innocente è accusata ingiustamente, calunniata. Una donna è peccatrice. Ambedue condannate a morte. L’innocente e la peccatrice. Qualche padre della chiesa vedeva in queste donne una figura della chiesa Santa ma con figli peccatori con la definizione Chiesa “casta meretrix”.

Prosegue Papa Francesco nello spiegare: “Ambedue erano umanamente disperate. Susanna si fida di Dio. Poi ci sono anche due gruppi di persone di uomini: ambedue addetti al servizio delle Chiesa. I giudici e i maestri della Legge. Non erano ecclesiastici ma erano al servizio della chiesa, il tribunale e i dottori della legge. I primi che accusavano Susanna erano corrotti. Erano giudici corrotti. Una figura che ricorre nel Vangelo come il passo della vedova che implora il giudice corrotto. I dottori della legge non erano corrotti ma ipocriti”.

Ritorna alle figure delle due donne
“Una delle due è caduta nelle mani degli ipocriti e una dei corrotti. Non c’era uscita per loro. Entrambe le donne erano per una valle oscura e andavano verso la morte. La prima si fida di Dio è il Signore intervenne. La seconda poveretta sa che è colpevole viene svergognata davanti al popolo. In entrambe le situazioni c’è il popolo”.

Poi domanda: “Cosa fa il Signore con questa gente? Salva la donna innocente e le fa giustizia. La donna peccatrice la perdona. I giudici corrotti li condanna agli ipocriti li aiuta a convertirsi con la domanda: ‘Il primo che non ha peccato butti la prima pietra e uno per uno se ne sono andati”.
Aggiunge: “Ha qualche ironia l’apostolo Giovanni dicendo quelli se ne andarono uno per uno”.

Incalza il Santo Padre
“ I corrotti sono incapace di chiedere perdono. Il corrotto è andato oltre. La corruzione ha tolto quella capacità di chiedere perdono. Il corrotto va avanti, sfrutta la gente fa del male, si è messo al posto di Dio”.

Ma alle donne il Signore cosa risponde?
“ A Susanna la libera da questi corrotti, la fa andare avanti e all’altra la lascia andare esortandola d’ora in poi non peccare più”. E questo davanti al popolo. “Nel primo caso il popolo loda il Signore, nel secondo impara cosa sia la misericordia del Signore”.

La carezza di Papa Francesco
“Ognuno di noi ha la propria storia, ha i propri e peccati. Se li cechi li trovi. Ringrazia il Signore se li trovi perché altrimenti sei un corrotto. Ringraziamo il Signore che fa giustizia ma è anche tanto misericordioso. Ringraziamo di non essere corrotti ma di essere peccatori. La Chiesa è madre, ringraziamo”.

Poi conclude: “E ognuno di noi, guardando come si comporta Gesù in questi casi si fidi della Misericordia di Dio e preghi con fiducia. Preghiamo per il perdono”. Riprende il passo: “Il Signore è il mio bastone e il mio vincastro”.

Elisabetta Reguitti

Cari amici la rivista San Francesco e il sito sanfrancesco.org sono da sempre il megafono dei messaggi di Francesco, la voce della grande famiglia francescana di cui fate parte.

Solo grazie al vostro sostegno e alla vostra vicinanza riusciremo ad essere il vostro punto di riferimento. Un piccolo gesto che per noi vale tanto, basta anche 1 solo euro. DONA