religione

I giubilei nella Chiesa

Redazione Maurizio Brambatti - Ansa
Pubblicato il 08-07-2021

Mancano poco più di tre anni al 2025, e poi c'è quello del 2033

Mancano poco più di tre anni al 2025, data del prossimo Giubileo della Chiesa Cattolica. La tradizione dell'Anno Santo inizia nel 1300 con Papa Bonifacio VIII che aveva previsto un Giubileo ogni secolo. Successivamente fu abbassato ad intervalli di 33 (come la durata della vita terrena di Gesù) e dal 1450 in poi la cadenza venne ridotta e da allora se ne celebra uno ogni 25 anni. Il Giubileo ha origine ebraica, quando ogni 50 anni si celebrava un anno di riposo della terra (per rendere più forti le coltivazioni) e la liberazione degli schiavi per restituirgli l'uguaglianza e ridurre le distanze tra i ricchi e i poveri. L'inizio del Giubileo ebraico veniva segnato dal suono del corno d'ariete, in ebraico jobel, da cui deriva il nome cristiano Giubileo.

Per la Chiesa cattolica il Giubileo è l'anno della remissione dei peccati, della riconciliazione, della conversione e della penitenza sacramentale. Viene chiamato anche Anno Santo ed è è il periodo durante il quale il Papa concede l’indulgenza plenaria ai fedeli che si recano a Roma e compiono particolari pratiche religiose. Esattamente il Giubileo ordinario (come quello del 2025) dura un anno più alcuni giorni, infatti inizia con il Natale precedente (25 dicembre) e termina con l'Epifania successiva (6 gennaio).  L'inizio ufficiale del giubileo avviene con l'apertura della porta santa della basilica di San Pietro. Le porte sante delle altre basiliche vengono aperte nei giorni successivi. In passato la porta veniva smurata parzialmente prima della celebrazione, lasciando un diaframma che il papa rompeva con un martelletto; quindi gli operai completavano la demolizione. In occasione del giubileo del 2000, invece, il papa Giovanni Paolo II ha introdotto un rito più semplice e immediato (anche perché, quando per il giubileo del 1975 Papa Paolo VI ruppe il diaframma rimanente del muro, fu sfiorato da pesanti calcinacci che caddero a poca distanza da lui): il muro viene quindi rimosso in anticipo lasciando solo la porta chiusa che il papa apre spingendo i battenti. Le porte sante rimangono aperte (a parte la normale chiusura notturna) fino al termine dell'anno santo, quindi vengono nuovamente murate. 

Dobbiamo anche tenere in considerazione che Il Giubileo del 2025 sarà, parole di mons. Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione, “il primo grande evento a livello mondiale che l’Italia vivrà nei prossimi anni, dopo la fine della pandemia. Sia da parte nostra che da parte italiana – ha aggiunto – siamo ben consapevoli che sarà un grande evento a livello mondiale che l’Italia vivrà nei prossimi anni”.  La gestione della pandemia, con tutto quello che ne è derivato, ha sicuramente rallentato i lavori preparatori di questo grande evento: né da parte vaticana né dall’altra sponda del Tevere si è iniziata a mettere in moto la macchina organizzativa necessaria per accogliere al meglio le centinaia di migliaia se non milioni di persone che verranno a visitare la Capitale del Cristianesimo.

Ulteriore elemento da tenere in considerazione, ad Ottobre ci saranno le elezioni per la scelta del prossimo Sindaco di Roma, persona chiamata a gestire (pregate per lui/lei… avrà un compito durissimo!) il lavoro ordinario di una grande capitale europea e lo straordinario evento giubilare. In soccorso dell’evento giubilare arriveranno però i fondi del Recovery Plan, per quanto ne sappiamo finora verranno spesi quattro miliardi per rilanciare i settori della cultura e del turismo, anchein occasione del Giubileo del 2025. Ci sarà infatti una modernizzazione, che va dalle catacombe di Villa Pamphilj ai mausolei dell’Appia Antica, dal cammino lungo la Via Francigena al parco archeologico di Villa Gordiani, passando per gli studios di Cinecittà, questi ultimi in particolare, subiranno un piano di investimento da 300 milioni, tra nuove tecnologie, digitalizzazione degli archivi e dei servizi e modernizzazione dei teatri.

Restando nel campo ecclesiale, il Giubileo solitamente prevede un tempo di preparazione dello stesso. Al momento non esistono ancora date o tappe, ma è facile immaginare che Papa Francesco entro la fine del 2021 getterà le basi per un percorso spirituale da percorrere da qui al 2025, solitamente questo avviene tramite la presentazione di una bolla di indizione (ad esempio, l’Anno Santo del 2000 è stato formalmente convocato dalla “Incarnationis Mysterium” (dal latino: Mistero dell'Incarnazione), il 29 novembre 1998. Altra “tappa obbligata” è la creazione di una apposita struttura pastorale: Il Grande Giubileo del 2000, ad esempio, è stato sapientemente guidato dal lavoro di un Comitato Centrale, presieduto dal compianto Card. Roger Etchegaray coadiuvato da personalità del calibro di Ruini, Sepe, Arinze, Cassidy etc…  Se ovviamente c’è attesa per il 2025, come non pensare con emozione al grande evento in cantiere pochi anni a seguire, ovvero il Giubileo Straordinario del 2033, a 2000 anni dalla morte e Resurrezione del Cristo? Mancano 12 anni, ovviamente ancora non c’è alcuna… traccia scritta… ma insomma, l’anniversario porta con sé una forza evangelica dirompente! Facile intuire che ci sarà, a livello mondiale, un lungo cammino di preparazione per permettere al popolo di Dio di presentarsi al meglio ad un così importante appuntamento con la Storia e col Mistero. 

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