religione

Beatificazione Carlo Acutis, il ringraziamento di Mons. Sorrentino

Redazione Mauro Berti
Pubblicato il 10-10-2020

L’anima mia magnifica il Signore!

L’anima mia magnifica il Signore! Non ci sono che le parole di Maria, per dire adeguatamente la nostra gioia.  Oggi il Cielo si è fatto più vicino. Quell’«autostrada» eucaristica che Carlo amava percorrere in velocità per arrivare al Cielo, oggi egli l’ha percorsa in senso inverso per tornare a noi col volto raggiante di beatitudine.  

Grazie al Signore, che ha fatto cose tanto belle nella sua breve ma intensa vita. 

Grazie a papa Francesco che ha fatto questo regalo alla Chiesa, riconoscendo in Carlo un modello di santità soprattutto per i giovani.   

Grazie al cardinale Agostino Vallini che lo ha rappresentato in questa celebrazione.

Grazie ai genitori di Carlo – Andrea e Antonia – che hanno accolto nella loro vita questo dono dall’alto, qual è un figlio per tutti i genitori, e hanno rispettato e assecondato il suo cammino di santità.

Grazie alla Chiesa di Milano, che lo ha accompagnato nella crescita umana e spirituale, introducendo  la causa che oggi lo ha portato agli onori degli altari.  

Grazie alla postulazione e all’associazione “amici di Carlo Acutis” che hanno preparato questo giorno radioso e a coloro che hanno curato lo svolgimento della celebrazione.

Grazie ai confratelli vescovi delle Chiese umbre che, specie con la pastorale giovanile, si sono attivamente coinvolte.

Grazie alla fraternità del Sacro Convento, alle altre fraternità francescane e comunità parrocchiali di Assisi per la disponibilità generosamente mostrata.

Grazie all’Amministrazione comunale, alla Regione, alla Provincia, alle autorità civili, alle forze dell’ordine, ai volontari, per l’attiva collaborazione.

Grazie agli operatori della curia diocesana che si sono dedicati senza risparmio di energie.  Grazie a tutta la comunità di Assisi, nella quale Carlo è venuto a respirare la spiritualità di Francesco, trovando poi riposo con i suoi resti mortali nel Santuario della Spogliazione.  

Qui, per un disegno provvidenziale, Francesco e Carlo sono ormai indissociabili. Al di là delle distanze del tempo e della diversità delle figure, alcuni fili d’oro li uniscono.  Il programma di vita di Carlo – essere sempre unito a Gesù – il suo amore per l’Eucaristia, la sua devozione per la Vergine Santa, il suo farsi amico dei poveri, lo avvicinano alla spiritualità del Poverello. Entrambi ci invitano a vivere secondo il Vangelo.

Oggi la Chiesa di Assisi-Nocera-Gualdo, esulta, in sintonia con la Chiesa di Milano, e con i  pellegrini venuti così numerosi, pur nella contingenza della  pandemia. Con l’intercessione di Carlo,  imploriamo il Signore, perché riduca i tempi di questa prova, così aspra per tutti,  ma soprattutto per  più poveri, sempre meno capaci di difendersi. Proprio guardando a loro, quasi come sigillo di gratitudine all’evento odierno, la Chiesa di Assisi, attraverso il Santuario della Spogliazione,  promuove una iniziativa di carità che vuole essere di stimolo al rinnovamento della stessa economia: il «Premio internazionale Francesco di Assisi e Carlo Acutis per una economia della fraternità». È una piccola  risposta all’Enciclica “Fratelli tutti” che esattamente una  settimana fa papa Francesco ha firmato in questo luogo di grazia. 

Voglia Gesù, con l’esempio di Carlo, aiutarci a prendere sempre più sul serio la fede.  Soprattutto i giovani  possano trovare la strada della gioia vera, vivendo la bellezza di questa terra senza smettere di guardare al Cielo. 

Viva Gesù! Viva Carlo con Gesù!

 

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