religione

A 16 anni le prime estasi di Padre Pio

Gelsomino Del Guercio padrepiodapietrelcina.com
Pubblicato il 14-09-2022

Il giovane Francesco Forgione

Il giovanissimo Francesco Forgione, a sedici anni, il 6 gennaio 1913, entrò nel Noviziato nel Convento dei Cappuccini di Morcone e il 22 gennaio vestì i panni di probazione, prendendo il nome di fra’ Pio da Pietrelcina. In questo periodo la sua vita cambiò radicalmente a causa dei primi fenomeni mistici.

Lo raccontano Claudio Circelli e Marcello Stanzione nel libro “San Pio come Cristo” (Casa Editrice Mimep Docete) vide accanto a lui un uomo bellissimo e luminoso come il sole che gli prese la mano

LE DUE VISIONI
È significativo che l’ingresso in convento sia stato preceduto da due visioni. Padre Pio racconta che fin da piccolo aveva avvertito il richiamo alla vita religiosa. Un giorno, mentre pensava di abbandonare definitivamente il mondo, fu rapito in estasi e vide accanto a lui un uomo bellissimo e luminoso come il sole che gli prese la mano e lo condusse con sé in una vastissima area, dove si trovavano due gruppi di personaggi.

VESTI BIANCHE E NERE
Uno composto da belle persone con vesti bianche, l’altro da esseri mostruosi vestiti di nero. Da quest’ultimo gruppo uscì un essere orrido e di statura imponente. L’accompagnatore di Francesco gli disse che avrebbe dovuto combattere contro costui. Lo spavento atterrì il fanciullo che pregò la sua guida di evitare quello scontro, ma ottenne solo l’effetto di un ulteriore incoraggiamento e la rassicurazione che non sarebbe stato sconfitto.

LA GUIDA: LA CREATURA TORNERA’
Contro tutte le apparenze, Francesco abbatté quell’essere bruttissimo e lo mise in fuga, e la guida gli pose sul capo una corona impossibile a descriversi per la sua bellezza. Poi la guida aggiunse che l’orrida creatura sarebbe ritornata e che un’altra corona, ancora più bella della precedente, gli sarebbe spettata se avesse combattuto sempre, senza stancarsi.

IL CORAGGIO DI FRANCESCO
In seguito a quella visione, Francesco acquistò un coraggio soprannaturale che gli diede la forza di abbandonare il mondo, ma non ne comprese appieno il significato. Esso gli fu manifesto in una seconda estasi che lo invase di una luce soprannaturale. Solo allora capì che il suo ingresso in convento sarebbe stata una continua battaglia contro i demoni.

IL TURBAMENTO
Questo sarebbe bastato per terrorizzare una qualunque persona e anche Francesco restò molto turbato, ma si tranquillizzò quando comprese che durante le battaglie avrebbe ricevuto l’assistenza del Cielo.

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