Le visite dei pontefici
Dante, Cavour, San Francesco, Galileo Galilei, Lucrezia Borgia, Giordano Bruno, Savonarola. Sono i titoli di alcuni dei documentari disponibili a un costo minimo (poco più di 3 euro per 50-55 minuti di filmato utilizzabile ad libitum per 48 ore) sul sito www.storiadoc.com allesti to da Alessandra Gigante e Fabio Andriola, che dirige anche Storia in rete uno tra i migliori mensili di divulgazione storica disponibili nelle edicole. Si tratta di documentari ideati e prodotti in Italia a basso costo che nulla hanno da invidiare alle superproduzioni d'Oltreoceano. Anzi in America, Gigante e Andriola li vendono (con anticipazione gratuite), offrendo l'opportunità di leggere la nostra storia nazionale senza autodenigrazioni e sindromi di inferiorità. Tutto comincia dalla passione per la storia. «La bazzico fin da bambino» ci dice Andriola «ma l'occasione professionale che mi ha permesso di cimentarmi con la divulgazione proviene dal mio lavoro di autore televisivo a Star gate dove ho conosciuto mia moglie, Alessandra Gigante, con cui poi mi sono lanciato nell'av ventura di Storia in rete». E non si tratta di un ripiego. La divulgazione è importante «perché non c'è futuro se non c'è consapevolezza delle proprie radici. Il senso di continuità»- ammonisce « è la cosa più eversiva che ci sia». E non deve fermarsi al Novecento. Le fatiche dei documentaristi infatti si tuffano nel Medioevo e nel Rinascimento. «Lì si trovano le radici dell'Italia» sostiene il direttore di Storia in rete «come testimoniano le oltre 200 mila rievocazioni che ogni anno inondano la penisola». Eppure per pigrizia intellettuale ce la facciamo raccontare dagli altri: «se dispongo di altri documentari o di filmati d'archivio» si chiede con sarcasmo «perché ne devo fare di miei?». Così ragionano in molti. Ma Gigante e Andriola non peccano di ignavia. «Siamo gli unici in sette-otto anni ad aver prodotto oltre sessanta documentari trasmessi su Raidue, La7, History Channel e a metterli a disposizione di tutti sul sito www.storiadoc.com. Speriamo attirino l'at tenzione almeno degli insegnanti». Ma non solo di pigrizia si tratta. Girare documentari è complicato. «Gli intralci burocratici sono estenuanti» assicura Andriola «le sovraintendenze non sono attrezzate e non si accorgono di vivere nel 2014. Ad esempio, per filmare i Fori a Roma mi pare occorra versare 2400 euro al giorno e altrettanti ogni volta che il documentario va in onda. Ora non siamo più ai tempi della televisione e con internet i filmati possono essere riprodotti all'infini to, e se dovessi sborsare quella cifra ogni volta che qualcuno lo fa girare sul suo tablet mi svenerei». E non sfiguriamo dinanzi ai produttori stranieri malgrado il basso budget a disposizione. «Pensi che quando mi sono recato ad Assisi per riprendere il ciclo di Giotto i frati erano stupiti di quanto pochi fossimo rispetto alla consistenza delle troupe giapponesi o americane. Così noi possiamo fare un lavoro di altrettanta qualità ma a un costo quattro o addirittura cinque volte inferiore. Si tratta solo di vincere la pigrizia». E non abbiamo nulla da invidiare agli americani visto che la Ignatius Press dei gesuiti americani ha appena acquistato da Storia in rete tre documentari su san Francesco , santa Rita e Celestino V. Ma il progetto è ampio e diventa addirittura politico, sotto certi aspetti. «Già il nome Storia in rete la dice lunga sul progetto» assicura Andriola «pensiamo di fare rete, appunto. Per realizzare documentari a basso costo è importante creare rapporti con Sulmona, con Orvieto e con altre realtà ritenute periferiche ma che sono una miniera. La provincia italiana ribolle di attori bravissimi, di costumi d'epoca confezionati in maniera maniacale, di ricercatori e operatori straordinariamente professionali. Vogliamo valorizzare le attività del territorio. Su Ezzelino da Romano, in loco, si trovano competenze e conoscenze che fanno impallidire un accademico. E' no stra ambizione avviare una fabbrica culturale per creare sinergie e restaurare il tessuto connettivo della provincia italiana risvegliando la sua dimensione economico-culturale». Così sono nati lavori importanti come quello su Camillo Bendo Conte di Cavour a cui nessuno prima aveva pensato di dedicare un vero e proprio documentario. All'appello però ne mancano ancora di personaggi. «Mi piacerebbe prepararne alcuni sulle grandi figure della storia dell'arte come Palladio o Berni ni » continua 12/01/2014 Libero - Ed. nazionale Pag. 30 (diffusione:125215, tiratura:224026) La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato SAN FRANCESCO - Rassegna Stampa 13/01/2014 30 Andriola «anche per porre fine alla tendenza autodenigratoria della storia nazionale...». Di contributi, su questa via, Storia in rete ne ha già offerti. Ora aspettiamo però gli altri. PAGINE E SET Dai set. A destra, «Artemisia Gentileschi»; sotto «Giovanni Dalle Bande Nere». A lato, Cavour e in basso a destra, una copertina di «Storia in rete» [us]
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