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Inaugurato il 13 maggio 1985 (giorno dell'apparizione della Madonna di Fatima in Portogallo), in una vecchia abitazione in C.so Mazzini, in seguito, per esigenze di spazio, ha dovuto trasferirsi nei locali del convento dei Frati Cappuccini della Riforma. La Mensa dei Poveri, detta anche Cenacolo Francescano, è un luogo di accoglienza funzionale, pulito e decoroso, in grado di ospitare, anche se un po' strette, una cinquantina di persone al giorno.

Sarà il discreto successo dei pranzetti della brava cuoca, coadiuvata dalla sua equipe, sarà l'intercalare dei mesi più freddi, sarà ancora il notevole aumento dei fratelli extracomunitari... che, spesso e volentieri, si deve ricorrere ai doppi turni per soddisfare così tante bocche.

Sono bene accetti viveri: pasta, riso, farina, latte, formaggio, olio, sale, sugo, surgelati, scatolame. Considerando una media di 300 al giorno, sfioriamo i 100.000 pasti completi all'anno.

Nella mensa, il povero, l'emarginato, trova non solo il cibo che lo sfama, ma anche e soprattutto il contatto con altre persone amiche, le parole ed i gesti amichevoli e pieni di rispetto dei volontari, degli operatori, dei benefattori che, spesso, trovandosi a portare offerte o viveri e, venendo colpiti dall'aria familiare, si fermano a fare quattro chiacchiere.Il povero trova, innanzitutto, quella dignità e quel calore che dovrebbero essere parte fondamentale della vita di ogni essere umano. (oasifrancescana.cs.it)