Porgiamo un orecchio alla voce del Vangelo, un altro al popolo

Enzo Fortunato
Pubblicato il 03-05-2018

Il francescano conventuale Carlos de Dios Murias fu sequestrato nella base aerea di Chamical, in Argentina, il 18 luglio 1976, torturato, ucciso e ritrovato cadavere due giorni dopo

“Potranno spegnere la voce di Carlos de Dios Murias ma non potranno spegnere la voce del Vangelo perché è la voce di Dio”, questo era il motto di Fra Carlos de Dios Murias, frate francescano conventuale, barbaramente ucciso nell’anno 1976 insieme al padre Gabrielle Longueville, parroco della cittadina di Chamical.

Sono stati presi la sera del 18 Luglio del ’76 da un comando militare e sono stati ritrovati i corpi torturati lungo le ferrovie a circa 8 km dalla città. Il vescovo della città, Mons. Angelelli ha celebrato il funerale dei due martiri portando avanti con forza la pastorale d’insieme della diocesi de La Rioja. Il 25 giugno del ’76 è stato ucciso anche il laico Wenceslao Pedernera davanti a sua moglie; era l’organizzatore regionale del movimento rurale cattolico.

Era membro attivo della pastorale di Monsignor Angelelli, una pastorale che attraeva laici e sacerdoti – anche di altre diocesi – e che rendeva veramente possibile vivere a pieno il Vangelo. Il commando militare il 4 agosto del 1976 ha ucciso anche il vescovo; sono così 4 le componenti ecclesiali uccise: un sacerdote francescano, un sacerdote missionario francese, un laico e un vescovo.

Il motto cha animava il vescovo era “Con un orecchio al Vangelo e uno al popolo”; slogan che applicava nella diocesi il contenuto del documento Guadium et Spes del Concilio Vaticano II della chiesa cattolica: “Le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce degli uomini d'oggi, dei poveri soprattutto e di tutti coloro che soffrono, sono pure le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce dei discepoli di Cristo, della Chiesa cattolica”.

Angelelli era un uomo che aveva imparato a dialogare con la gente. Il discernimento è un atteggiamento che ben si addice al comportamento del vescovo: utilizzava il dialogo nella sua diocesi facendo sentire tutti partecipi, parte dell’impegno pastorale.

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