Aldo Nove, 'Natale francescano'

Aldo Nove
Pubblicato il 24-12-2019

Il pensiero del poeta e scrittore per il sito sanfrancesco.org sul Natale 2019

Natale è l’infinito che si fa cucciolo. Cucciolo d’uomo che mai sapremo se già sa di essere Dio. Natale è il big-bang delle fede che si rinnova, come una pulsazione di Tutto e che ci è stato dato vivere quasi come un gioco, come San Francesco ci ha mostrato attraverso il presepe. I fratelli induisti chiamano quel gioco Lila. Il sacro gioco del rinnovamento eterno. Ed è così che nell’immagine del presepe la Storia viene assorbita e purificata. Nell’innocenza evangelica. Nello stupore del cucciolo divino che nasce confuso allo stupore del cucciolo d’uomo che ne fa una rappresentazione da serbare nel cuore.

Natale non è una corsa all’acquisto dell’ultimo minuto. Natale non è l’ultima marca di panettone. Natale non è l’odiosa cena di parenti che non sanno amarsi ma sono costretti a interminabili pranzi dove gonfiarsi fino a scoppiare. E non è timbrare il cartellino del cristianesimo tanto per farsi vedere alla messa di mezzanotte, unica per molti nel corso dell’anno solare. Natale è poverino. Immensamente piccolo come il sole che sorge dentro chi sa accoglierlo con la semplicità del Vangelo. Natale è un segreto che abbraccia tutta l’umanità.

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