Lettere al direttore

La solitudine ai tempi del Coronavirus

Redazione Pixabay
Pubblicato il 19-05-2020

Carissimo Padre Enzo,
mi permetto di darti del tu e spero che non sia un problema, ma mi sento molto vicino a te, per tutto quello che dici e ascoltare le tue omelie quotidiane è infatti per me una vera "luce" (come dicevi di ciascuno di noi nel video di stamattina). Ti ringrazio tantissimo perché riesci a trasmettere tanta umanità e dolcezza e in un periodo così difficile e di prova come questo è un dono prezioso e speciale!

Mi chiamo Marco e ti scrivo da Firenze, ho 44 anni e vivo da solo e sto provando delle difficoltà in questo periodo in cui i single come me sentono ancor più il peso della solitudine e di qualche problema di salute che purtroppo mi porto da qualche anno.

Non è facile, lo ammetto, e talvolta mi capita anche di prendermela e arrabbiarmi col Signore (mi vergogno a dirlo!) quasi come se fosse Lui il vero responsabile di tutta questa mia sofferenza. Ma il mio percorso di fede, la preghiera che mi ritaglio quotidianamente tutti i giorni e il dialogo (perché sento che è un vero e profondo dialogo) col Signore mi stanno dando una grossa mano a guardare avanti.

Mi sono segnato anche quello che hai detto sul nuovo libro che stai scrivendo e spero di poterti mandare un contributo. Ma il mio più grande desiderio sarebbe quello di poterti conoscere di persona un giorno, magari anche venendo (se sarà possibile dopo la pandemia) a fare un ritiro presso il vostro convento ad Assisi. Veramente mi stai aprendo il cuore e dando degli spunti meravigliosi per proseguire nel mio percorso di fede, Dio te ne renda merito e ti mando un abbraccio virtuale.

Buona giornata e spero di poterti leggere presto!
Marco da Firenze.



Caro Marco,

intanto un pace e bene. Grazie per le tue belle e speranzose parole, coraggio e andiamo avanti! Capisco la tua solitudine, in questo periodo di quarantena non è facile, dove mancano amicizie e affetti, ma non buttarti giù mi raccomando.

La chiave di volta può essere la meditazione e la preghiera. Non vergognarti per i tuoi pensieri, a volte può capitare a tutti! Siamo tutti peccatori! Ma l'importante è che tu non dimentichi che Dio è sempre accanto a noi, anche quando sembra che non ci parli, lui ci osserva e magari siamo noi che non siamo ben "sintonizzati", lui è con noi!

Quando tutto sarà finito vieni in pellegrinaggio ad Assisi, qui mi troverai caro Marco. Fai una preghiera per me se puoi. Coraggio e buon cammino!

Padre Enzo.

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