Lettere al direttore

IL MIO COMPAGNO E' DIVORZIATO E ABBIAMO UN BAMBINO

Redazione online
Pubblicato il 30-11--0001

Carissimo padre, finalmente ho trovato il modo per poter comunicare con lei. L’ho visto spesso in televisione e il suo modo di comunicare, così sobrio e composto, mi ha tanto colpito. Mi chiamo Stefania, ho 40 anni e faccio l’avvocato. Quando ero giovane ho fatto un cammino francescano, ho sempre amato Francesco, sempre, volevo farmi francescana, vivere come i frati con il loro stile di vita, senza volgarità e senza  malizia. La vita e le imperfezioni umane mi hanno allontanato da quello stile di vita che è e sarà sempre nel mio cuore, ma sono peccatrice anch’io, sono sposata civilmente perché il mio compagno è divorziato e abbiamo un bambino. Tengo a precisare che non ho rotto nessuna famiglia e che lui era già separato quando l’ho conosciuto, ma intanto non posso confessarmi e prendere la comunione, come se avessi fatto il più grave dei reati, ascolto la messa in tv, se posso vado in chiesa a pregare ma non vado a messa perché al momento della comunione vedo gli altri alzarsi e io rimanere al mio posto in lacrime e allora ho deciso di ascoltarla in tv. Mi domando spesso quale sia la mia colpa e se amare sia una colpa, il Dio che ha travolto il mio cuore mi ha insegnato ad amare a 360 gradi, con rispetto però delle situazioni. Io le volevo chiedere, visto che si trova nel posto più bello del mondo che è Assisi, una preghiera per mia madre, sono terribilmente in ansia per la sua salute, ho perso il papà a 20 anni e lei è il mio pilastro. Pace e bene, Stefania (PA)

 

Carissima Stefania, amare a 360° è la cosa più bella che possa aver sperimentato il tuo cuore. Ho letto con attenzione la tua lettera e il respiro che raggiunge me e i nostri lettori è quello di una donna che non ha timore e paura della vita. Le tue lacrime sono quelle che fanno sperimentare la bellezza della lungimiranza, del vedere lontano. La tua compostezza e la ricchezza che porti nel cuore è un dono per chiunque incontri. Siamo tutti in attesa delle indicazioni che il Sinodo sulla famiglia , attraverso papa Francesco. Esse vengono dettate per orientare il cammino da percorrere. Intanto desidero proporti alcune delle sue affermazioni. la prima era riferita proprio alla questione dei divorziati: "accompagnare, non condannare chi sperimenta il fallimento del proprio amore" - aggiungendo poi -  "Non condannare! Camminare con loro! E non fare casistica con la loro situazione. In un'omelia papa Francesco sottolineò che "quello che ci è chiesto è di riconoscere quanto è bello, vero e buono formare una famiglia, essere famiglia oggi; quanto è indispensabile questo per la vita del mondo, per il futuro dell'umanità". Non aver timore, quindi,  di tornare ad occupare il tuo posto in chiesa, è lì che la comunità ti attende e lì che la Chiesa ti desidera. Desidero assicurarti la nostra preghiera sulla tomba di san Francesco per la tua cara mamma e per il tuo caro papà che dal cielo veglia sul tuo cammino.

Un caro saluto di pace e bene

 

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