Le visite dei pontefici
Un'attesa che è durata 32 anni per la comunità diocesana perugina prima di poter riabbracciare la statua della Madonna Pellegrina di Fatima. Ieri la statua è stata accolta con entusiasmo e commozione dalla comunità religiosa perugina, che si era riunita per l'occasione.
Risale infatti al 1978 l'ultima visita della scultura nel capoluogo umbro che, dopo la permanenza nella città di Grosseto, è arrivata ieri a Montelaguardia, nel perugino. Erano circa mille i fedeli, accorsi da altre parrocchie dell'Umbria, insieme a monsignor Giuseppe Chiaretti, a don Fonasco Salvatori, parroco della chiesa Santa Maria Madre, e all'assessore Ilio Liberati, in rappresentanza dell'amministrazione comunale, che l'hanno accolta, ieri pomeriggio, con grande emozione. Un evento dunque importante per i devoti di Fatima che ora possono averla fino al 16 maggio prossimo. Un ritorno che avviene a pochi giorni dalla ricorrenza della prima apparizione di Fatima ai tre pastorelli avvenuta il 13 maggio 1917. La statua, giunta in Italia lo scorso 10 aprile, farà tappa proprio giovedì prossimo per un solo giorno a Roma nella Basilica di San Giovanni in Laterano in occasione del 29° anniversario dell'attentato a Giovanni Paolo II e della sesta Giornata del Pellegrino.
Un pellegrinaggio quello della Beata Vergine che dopo la sosta a Perugia la porterà a Napoli, per poi toccare altre città italiane nelle regioni del Lazio, della Lombardia e della Toscana.
Don Fonasco Salvatori, ha spiegato le motivazioni dell'arrivo della Madonna di Fatima: “Tutto è nato nell'estate del 2007, al mio ritorno da Fatima. Dopo l'esperienza della posa della prima pietra della nostra chiesa parrocchiale, ho avuto l'idea di chiedere la presenza della statua della Beata Vergine. Una presenza importante per tutti noi che precede il completamento dell'intervento di sistemazione del complesso parrocchiale, i cui lavori dovrebbero terminare entro la ‘prossima primavera'. Grande gioia ed intensa commozione provo oggi e credo che sia così per tutti voi, anche da chi vive ai ‘margini' della società o è ‘lontano', perché è un evento che non può non suscitare emozioni”.
Un ritorno atteso da tutti i credenti che sarà scandito da una settimana di celebrazioni religiose. Saranno sette giorni scanditi da diversi momenti di preghiera dal mattino a tarda sera (recitata dal rosario meditato, esposizione ed adorazione del SS. Sacramento, santa messa, processione sia eucaristica che con la statua della Beata Vergine con fiaccolata ed ascolto della Parola di Dio). Tutti questi momenti caratterizzeranno le giornate mariane dedicate a “Giovani e fidanzati”, “Sofferenza e volontariato”, “Giornata eucaristica dei sacerdoti e religiosi”, “Perdono e riconciliazione” e “Famiglie e bambini”.
(Corriere dell'Umbria)
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