Le visite dei pontefici
I Baustelle, la band
italiana del momento, che presenta i «I mistici dell'Occidente» album appena uscito, ispirato all'omonimo
saggio di Elemire Zolla.
Ma chi sono questi mistici? «Quelli - risponde Francesco Bianconi, autore e voce del gruppo - che cercano di
trovare un modo diverso.
Soprattutto in un momento come quello che sta vivendo l'Italia oggi».
Come giudica il fatto che le sue canzoni vengano ricordate prima per il loro testo, spesso definito futurista o
postmoderno, che per le melodie? «No: significa che sono originali. Ma devo dire che per me la canzone è un
corpo unico di testo e musica: quasi sempre le parole non hanno senso senza musica» .
I brani sono collegati da questa ideale ispirazione a Zolla? «Lascio molta libertà di decidere a chi ascolta,
anche se alcune canzoni come San Francesco, I Mistici dell'Occidentee La Canzone della Rivoluzione sono
accomunate dalla critica all'Occidente dei nostri tempi».
Nell'album si riconosce il segno dei Baustelle. Ma rispetto al passato sembra esserci un'atmosfera da
colonna sonora. È così? «È un effetto voluto: volevamo evocare l'atmosfera dei western spaghetti e delle
colonne sonore di Ennio Morricone utilizzando alcuni suoni strumenti tipici come lo scacciapensieri».
Quali sono gli altri riferimenti musicali importanti per la vostra musica? «Fabrizio De André e Franco Battiato
che in momenti storici diversi hanno rinnovato la canzone italiana».
Tornando ai testi, spesso in questo album tornano i riferimenti all'idea e ai luoghi della morte. Perché?
«Credo che la morte sia una cosa con cui dobbiamo farei conti. Nella futilità delle cose terrene e nella
stupidità della realtà occidentale la morte rimane una cosa certa, solo spero che si capisca che la vogliamo
rappresentare non come un momento angosciante ma positivo, mistico appunto, come passaggio ad altro e
migliore».
Per dare forza al nuovo progetto, il trio base dei Baustelle, formato da Francesco Bianconi (voce e tastiere),
Rachele Bastreghi (voce) e Claudio Brasini (chitarre) si farà accompagnare da una big band adatta all'epica
vintage della loro musica e formata da una rock band di sette elementi, un quartetto d'archi, una sezione fiati
e un solista di timpani.
(fonte Repubblica)
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