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Lettera della Conferenza dei Ministri Generali del primo ordine francescano e del Tor

Redazione online
Pubblicato il 30-11--0001



Carissimi fratelli Ministri Provinciali e Custodi,
Il Signore vi dia pace!
Con la presente, la Conferenza dei Ministri generali del Primo Ordine e del TOR ha voluto raggiungervi per esprimere a tutti voi la nostra gratitudine per il prezioso servizio della cura pastorale e spirituale, che voi offrite, nell'ambito delle vostre rispettive giurisdizioni, alle Fraternità dell'Ordine Francescano Secolare (OFS) e della Gioventù francescana (GiFra) sparse in tutto il mondo. Tale assistenza, che è il più importante servizio affidatoci dalla Chiesa verso i Francescani secolari, è in atto ormai da otto secoli e si manifesta come un vero segno della nostra straordinaria familiarità, nel segno della comunione vitale reciproca. Questa comunione tra gli Ordini francescani deve essere sempre più forte, attraente e profetica nella nostra comune missione nella Chiesa e nella società.
In quest'anno nel quale celebriamo l'VIII centenario della nascita del nostro carisma, con i cuori pieni di gratitudine e dei ricordi mera-vigliosi dell'ormai storico Capitolo delle Stuoie, celebrato come Famiglia francescana ad Assisi nello scorso aprile, vogliamo incorag-giarvi nel continuare ad accompagnare le Fraternità dell'OFS e della GiFra con un nuovo slancio e con un nuovo impulso. A tale proposito ricordiamo anche l'invito del Santo Padre Benedetto XVI a Castel Gandolfo, nell'indimenticabile incontro alla fine del suddetto Capitolo, che ci ha incoraggiato con amore paterno ad andare, con fiducia e coraggio, ad annunciare a tutti il Vangelo di Cristo e la sua bellezza e, come Francesco, a ripartire per riparare oggi la casa del Signore, la Chiesa.
Consapevoli della nostra comune chiamata e missione, vogliamo quindi insieme rendere presente il carisma del comune Serafico Padre nella vita e nella missione della Chiesa, in modi e forme diverse, ma in comunione vitale reciproca, che ci caratterizza fin dalle origini. Infatti già dall'inizio del carisma esistevano legami molto vivi e fraterni tra i Frati Minori e i penitenti secolari che volevano vivere una forma di vita simile a quella di Francesco e dei suoi frati. Dalla loro testimonianza e dalla predicazione itinerante nascevano intorno ai frati altre forme di vita francescana, sia attive sia eremitiche e contemplative, che raccoglievano religiosi, laici e chierici in un nuova fa-miglia spirituale, quella francescana.
Tra le diverse forme di vita che ancora oggi esistono nella Famiglia francescana occupa un posto tutto particolare quella propria dei Francescani secolari, laici e chierici, che riconoscono in Francesco il loro fondatore e ne vivono il carisma nella loro dimensione secolare. Per loro, in quanto parte integrante della Famiglia francescana e storicamente legati a noi religiosi francescani, la Chiesa ha dato il privilegio di avere come primi responsabili della loro cura spirituale e pastorale i Superiori maggiori del Primo Ordine e del TOR. Noi siamo responsabili della più alta direzione (l'altius moderamen, di cui al can. 303 del CIC), che mira a garantire la fedeltà dell'OFS al carisma francescano, la comunione con la Chiesa e l'unione con la Famiglia Francescana, valori che rappresentano per i francescani se-colari un impegno di vita (cfr. CC.GG., art 85, 1-2).
Ecco da dove nasce il nostro compito e la nostra responsabilità in quanto, come Superiori maggiori, siamo chiamati ad esercitare questo compito personalmente o tramite i nostri delegati, gli Assistenti spirituali, per garantire ad ogni Fraternità la cura pastorale e spirituale.
Anche oggi, dopo 31 anni dall'approvazione dell'ultima Regola da parte del Papa Paolo VI, e con le Costituzioni generali approvate nell'ottobre del 2000 dalla Congregazione IVCSVA, l'OFS e la GiFra hanno bisogno di un'assistenza spirituale e pastorale che li aiuti nel loro camino di fede e di santificazione, nella loro missione specifica e nella solida formazione cristiana e francescana.
Per questo motivo, e in segno concreto di comunione e di corresponsabilità, su richiesta dei Consigli ai diversi livelli, noi Superiori maggiori siamo chiamati a nominare gli Assistenti spirituali, scegliendoli con attento discernimento perché siano idonei per questo servizio. Oltre a ciò, dobbiamo curarne la formazione specifica perché siano anche preparati ad offrire un'assistenza spirituale autentica e ben radicata nella spiritualità francescana e possano validamente affiancare i responsabili secolari e i rispettivi Consigli nel campo della formazione iniziale e permanente dei francescani secolari. Questo vale anche per tutte le altre persone, che in mancanza dei Frati, possiamo nominare come Assistenti spirituali secondo le Costituzioni generali dell'OFS (art. 89). Una volta nominati, gli Assistenti spirituali non possono esser lasciati a se stessi, ma vanno seguiti e incoraggiati a lavorare con entusiasmo e amore verso i secolari, da parte della loro Comunità e del loro Superiore Maggiore, proprio nello spirito di famiglia. Allo stesso modo bisogna assolutamente evitare che ci siano fraternità prive di questa guida essenziale e, nello stesso tempo, che l'indisponibilità di religiosi o religiose francescani porti all'estinzione di qualche fraternità secolare.
Un punto che consideriamo altrettanto importante è la collegialità del servizio dell'assistenza spirituale alle Fraternità OFS-GiFra dei livelli superiori a quello della Fraternità locale. Questa caratteristica offre anzitutto a noi frati una preziosa occasione di collaborare fra di noi nel campo dell'assistenza e, nello stesso tempo, diventa un segno concreto dell'affetto fraterno che il Primo Ordine e il TOR nutrono per l'OFS e la GiFra.
Sicuramente un strumento chiave, che ci aiuta a capire meglio e svolgere adeguatamente questo servizio, è lo Statuto per l'assistenza spirituale e pastorale all'OFS, approvato dalla nostra Conferenza nel marzo del 2002. Dopo sette anni dall'approvazione, la Conferenza degli Assistenti generali, ci ha informato che lo Statuto è stato molto ben accolto in tutte le parti del mondo e ha portato davvero tanti frutti nel servizio all'OFS e alla GiFra.
Comunque adesso, sulla base della loro esperienza, gli Assistenti generali ci hanno presentato, chiedendone l'approvazione, alcuni ritocchi di articoli dello Statuto, che secondo loro possono essere meglio chiariti per il servizio dell'assistenza spirituale. Noi, dopo un attento esame, li abbiamo approvati e con questa lettera ve li trasmettiamo in allegato. Concludendo questa lettera vogliamo di nuovo ringraziare voi e tutti gli Assistenti spirituali per il vostro servizio e incoraggiarvi ancora di più ad assistere, promuovere e curare, con un interesse e affetto del tutto particolare, le Fraternità dell'OFS e della GiFra nel mondo intero, mentre vi ricordiamo le parole che Encarnación del Pozo, Ministra Generale dell'OFS, ha rivolto ai frati presenti durante il Capi-tolo Internazionale delle Stuoie (Assisi, 16 aprile 2009):
“la cura pastorale e l'Assistenza spirituale all'OFS, più che dalla norma giuridica, deve scaturire dall'amore e dalla fedeltà alla propria vocazione e dal desiderio di comunicarla, rispettando la natura della Fraternità secolare e dando priorità alla testimonianza di vita francescana e in modo speciale all'accompagnamento fraterno”.
Rendiamo grazie al Signore per ogni nostro fratello e sorella dell'OFS e della GiFra che, con amore e coraggio, seguono le orme del no-stro serafico padre S. Francesco nelle gioie e nei dolori di questo mondo, promuovendo la spiritualità francescana negli ambienti della famiglia, del lavoro, della cultura, della politica, dello sport e in tanti altri luoghi della vita ecclesiale e sociale.
Rimaniamo sempre uniti nel cammino e nella testimonianza, insieme con l'OFS e la GiFra, nelle vie del Signore e nelle realtà dove vivono gli uomini e donne del nostro tempo.
Che il Signore ci accompagni con il suo Spirito per essere fedeli alla nostra chiamata e missione.

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