home

Lavoro/Animatore turistico, ormai è una professione per tutto l'anno

Redazione
Pubblicato il 30-11--0001



Sulle coste più belle dei mari italiani, in collina e in montagna, ma anche all'estero, in Europa o nelle mete più esotiche del Nord Africa o dei Caraibi.E' qui che, come ogni anno, un esercito di migliaia di animatori turistici vivacizza le giornate dei vacanzieri. A scegliere di fare l'animatore turistico nelle sue infinite declinazioni sono per lo più ragazzi, studenti o disoccupati, che vivono un'esperienza lavorativa in media di due mesi. Ma c'è anche chi sceglie di fare l'animatore turistico tutto l'anno, come un lavoro 'full time'.

"Effettivamente -conferma a LABITALIA Thomas Gadaleta della Twin Service di Bologna (società specializzata nella ricerca, selezione e formazione personale per Tour Operators, strutture turistiche e Incentive House)- fare l'animatore turistico può diventare una professione per tutto l'anno, o comunque per un periodo che va ben al di la' dei soliti tre mesi estivi. Noi siamo aperti 12 mesi l'anno e lavoriamo soprattutto con l'estero. Accade così che un ragazzo -spiega- che abbia voglia di lavorare e che ci dia la sua disponibilità, possa andare prima in Italia, poi in Spagna, poi in Grecia, poi alle Canarie, poi in Tunisia e poi in Egitto. Insomma, un lavoro a tempo pieno a tutti gli effetti".
La Twin Service, assicura Thomas, riceve "in media 6-7.000 curricula l'anno di ragazzi che vogliono lavorare nei villaggi". "Di questi ne vengono selezionati circa 2.000 per i colloqui e quest'anno -spiega l'esponente della Twin Service- ad esempio abbiamo scelto 300 persone. E fra questi almeno il 30% fa l'animatore come mestiere principale, mentre il resto sono ragazzi che arrotondano". Nessuna novità particolare, invece, per quanto riguarda le richieste di profili. "Ogni villaggio -dice Thomas- ha grosso modo le stesse figure, a parte le piccole strutture , dove tutti fanno tutto, e le strutture specializzate (golf, diving)".
Anche quest'anno, dunque, le richieste si sono concentrate sugli animatori di contatto, sui musicisti, sugli assistenti bagnanti, sugli animatori per bambini, sugli istruttori sportivi. Indispensabili, una buona capacità di relazione e di adatatmento. Le figure più difficili da trovare rimangono, spiega ancora Thomas "quelle tecniche come il coreografo, e quelle femminili perché ci sono ancora poche donne tra gli animatori". (adnkronos.it)

Cari amici la rivista San Francesco e il sito sanfrancesco.org sono da sempre il megafono dei messaggi di Francesco, la voce della grande famiglia francescana di cui fate parte.

Solo grazie al vostro sostegno e alla vostra vicinanza riusciremo ad essere il vostro punto di riferimento. Un piccolo gesto che per noi vale tanto, basta anche 1 solo euro. DONA