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Incorporazione nell'OFS dei membri della GiFra

Redazione online
Pubblicato il 30-11--0001



Introduzione. La GiFra, la Gioventù Francescana, è molto recente, esiste dalla metà del novecento, ed è inserita nella realtà dell'Ordine Francescano Secolare. Questa ha come compito quello di accogliere i giovani che intendono entrare in un cammino di comunione con altri fratelli nella ricerca della propria spiritualità in nome di Dio e di Francesco. Precedentemente alla sua istituzione i giovani francescani entravano immediatamente all'interno dell'OFS , Ordine Francescano Secolare, e cominciavano il proprio cammino spirituale. Quando Leone XIII istituì la Regola dell'OFS del 1883 permise l'ammissione all'ordine anche ai giovani che avessero compiuto almeno 14 anni. Chiaramente i tempi cambiano e mentre l'ordine sociale ottocentesco era ancora marcatamente diviso in classi sociali, ora è più corretto parlare di classi di età, che spesso non dialogano tra loro e vivono le proprie problematiche in maniera tendenzialmente conflittuale. La Chiesa e l'OFS hanno dovuto prendere atto di come sia cambiato il rapporto intergenerazionale prevedendo così una struttura intermedia, appunto la GiFra, che permette un passaggio graduale tra diverse generazioni, fornendo risposte e luoghi di discernimento e attuazione della vocazione ai giovani.

I problemi. Innumerevoli sono i giovani che in tutto il mondo ogni anno vengono ispirati, “che si sentono chiamati dallo Spirito Santo a fare in fraternità l'esperienza della vita cristiana, alla luce del messaggio di San Francesco d'Assisi, approfondendo la propria vocazione nell'ambito dell'Ordine Francescano Secolare” (Cost OFS 96.2). In alcuni casi il rapporto tra i membri della GiFra e dell'OFS manifesta però sfide di non poca rilevanza, e richiede una comunicazione e un'intesa reciproca più profonda ed efficace. Inoltre i giovani hanno manifestato la necessità di avere dei criteri e un itinerario che li orienti nella loro incorporazione all'OFS. La Prima Assemblea Internazionale della GiFra (Barcellona 2007) è stato il luogo dove questa istanza è stata formulata in modo esplicito, insieme alla necessità di chiarire la funzione dell' “Animatore fraterno” e dell' “Assistente spirituale” nell'accompagnamento dei “neofiti”. La Commissione della Gioventù Francescana della Presidenza CIOFS ricevette l'incarico di elaborare un testo su questo tema da essere presentato alla Presidenza CIOFS per la sua revisione nell'assemblea plenaria tenutasi dal 8 al 14 novembre 2008. Il documento finale è stato infine approvato dal Capitolo generale dell'OFS, celebrato dal 15 al 22 novembre dello stesso anno a Budapest dal titolo: Incorporazione nell'OFS dei membri della GiFra .

L'Animatore fraterno. Il testo tocca i temi fondamentali per eliminare le discrepanze intergenerazionali e per favorire una migliore integrazione, indirizzando il giovane in un percorso che dal GiFra lo porta fino all'OFS. La figura dell'Animatore Fraterno diventa così fondamentale in questo percorso. Il suo compito primario è quello di stare a fianco del giovane nel suo cammino di crescita francescana, che presuppone quella umana e cristiana. Attraverso la sua testimonianza di vita diventa un modello, un esempio di ciò che significa essere francescani secolari e ciò che rappresenta l'OFS. L'Animatore fraterno ha un secondo ambito di attività, che le Conclusioni della I Assemblea Internazionale della GiFra definiscono con chiarezza: “servire come nesso o ponte tra l'OFS e la GiFra”. Se da una parte si occupa del GiFra dall'altra ha il compito di sensibilizzare i membri dell'OFS nei confronti dei loro fratelli più giovani.

L'Assistente Spirituale. Per quanto riguarda il cammino vocazionale dei ragazzi, un'altra figura ha il compito di prenderli per mano e aiutarli su questa strada. L'Assistente Spirituale sarà dunque colui che ha una particolare responsabilità nella loro formazione e li aiuta nel cammino di discernimento vocazionale. Una volta scoperta la vocazione per l'OFS, l'Assistente spirituale insieme con l'Animatore fraterno aiuterà il giovane a mettersi in contatto con il Ministro della Fraternità locale dell'OFS per fare i passi necessari per l'ammissione all'Ordine.

La doppia appartenenza. “I membri della GiFra considerano la Regola dell'OFS come documento di ispirazione” (Cost. Gen., art. 96,3), che li aiuta nella crescita della propria vocazione, sia singolarmente che in gruppo. Per questo motivo, i francescani secolari devono accompagnare il giovane nella maturazione della propria vocazione e nell'inserimento della vita della Fraternità OFS. Tutto ciò fa sì che il cammino vocazionale della GiFra conduca normalmente, anche se non necessariamente, all'OFS. La doppia appartenenza all'OFS e alla GiFra, inoltre, non solo è possibile, ma è anche auspicabile. Essa, comporta una duplice “fedeltà”: alla Fraternità OFS (la prima: in quanto la Professione è un impegno permanente e definitivo di vita) e alla Fraternità GiFra corrispondente. I membri della GiFra vivono spesso una realtà dinamica e stimolante, nella propria Fraternità GiFra che a volte contrasta con la staticità di molte Fraternità OFS. È comprensibile, quindi, che in molti casi, pur avendone una chiara vocazione, i membri della GiFra possano avere delle remore a compiere il passo della incorporazione all'OFS e lo differiscano fino a quando non dovranno abbandonare definitivamente la GiFra.

Conclusioni. Tre sono dunque gli elementi fondamentali che la Commissione della Gioventù Francescana della Presidenza CIOFS ha ritenuto necessarie per venire incontro alle esigenze di cambiamento che investono la società e di conseguenza lo stesso OFS. Grazie alle due figure dell'Animatore Fraterno, dell'Assistente Spirituale e grazie alla possibilità della doppia appartenenza si cerca ,da un lato, di rispondere alle necessità esposte dai giovani francescani e, dall'altro, un sussidio per le Fraternità OFS alle quali i giovani desiderano incorporarsi.

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