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Cronaca/Tevere oltre 10 metri. Allerta fiumi in mezza Italia

Redazione online
Pubblicato il 30-11--0001



E' arrivato intorno ai 10 metri, come confermato anche dalla Coldiretti, il livello del fiume Tevere, a causa delle piogge abbondanti e incessanti su Roma da ieri sera. La soglia di attenzione, stimata all'idrometro di Ripetta a 11 metri e 30, è vicina all'essere superata, secondo le stime della Protezione Civile, che si è riunita alle 12 per fare il punto della situazione. I livelli sono in continua crescita e tra questa notte e domani potrebbe raggiungere il picco di 12 metri: oltre la soglia di attenzione, ma comunque più bassa della storica piena del 2008. La Protezione Civile ha messo in campo a Roma 200 volontari per far fronte all'emergenza. «Siamo in una situazione di continua attenzione. Non facciamo allarmismo nè sottovalutiamo - ha spiegato il direttore della Protezione civile di Roma, Tommaso Profeta - La situazione più preoccupante è sicuramente quella della Tiburtina Valley, dove 40 volontari sono già al lavoro. In via precauzionale sono stati avvisati gli imprenditori della zona, portati 10 mila sacchetti di sabbia e saranno chiuse preventivamente alcune aziende». Durante la notte il maltempo ha provocato a Roma anche la caduta di alberi e alcuni allagamenti, come a Boccea. All'Idroscalo e a Ostia c'è stato un rigurgito del fiume.

Sorvegliato speciale sarà comunque l'idroscalo di Ostia, ovvero la foce del Tevere dove si potrebbero verificare allagamenti. Preoccupa di più la condizione dell'Aniene arrivato a quattro metri, e che a sei potrebbe esondare. Sotto controllo tutta la zona di Pratolungo, Ponte Mammolo, e la Tiburtina Valley, ovvero la zona industriale attraversata dall'Aniene che durante la scorsa piena del fiume subì ingenti danni.

COLDIRETTI: TEVERE SALITO DI UN METRO IN UN GIORNO Il livello idrometrico del fiume Tevere è salito di un metro e dieci centimetri in un solo giorno per effetto delle intense precipitazioni che hanno accompagnato la nuova ondata di maltempo. È quanto emerge dall'ultimo monitoraggio della Coldiretti alle ore 10,00 del primo dicembre all'Idrometro di Ripetta, dove è previsto si possa superare la soglia di attenzione stimata a 11 metri e 30. Lo stato del fiume Tevere è significativo - sottolinea la Coldiretti - degli effetti del maltempo che preoccupa anche altre regioni del Centro e del Nord Italia dove le precipitazioni intense hanno fatto alzare il livello di attenzione nelle campagne. Peraltro la caduta della neve e le continue pioggia non hanno consentito l'accesso ai terreni agricoli per le tradizionali operazioni colturali d'autunno ed hanno impedito - sostiene la Coldiretti - le semine in molte aree del Paese. A rischio c'è soprattutto il grano, ma difficoltà si registrano anche per l'invasatura dei vivai, la raccolta delle olive e per lo spandimento dei reflui ad uso agronomico nei terreni delle zone di allevamento. L'autunno 2010 - continua la Coldiretti - è stato segnato da pioggia continua ed intensa che sta modificando gli orientamenti colturali ed i risultati produttivi in molte aree del Paese oltre ad avere provocato decine di milioni di euro di danni all'agricoltura.

ANIENE STRARIPA IN CIOCIARIA Allagati campi e terreni coltivati a ortaggi. La pioggia incessante della notte scorsa e di questa mattina ha fatto sondare il fiume Aniene in pi— punti a Trevi nel Lazio (Frosinone). L'acqua ha inondato i terreni circostanti trasformandoli in una palude. La Forestale di Filettino, competente per territorio, sta monitorando la situazione. L'Aniene ha rotto gli argini a Ponte Alani, a Ponte delle Tartare, nella zona di Comunacque (dove era già straripato ne giorni scorsi) e in un altro punto nelle campagne di Trevi. La grande quantità d'acqua, secondo la Forestale, ha causato danni alle colture nelle aree vicine al fiume. Il maltempo continua a imperversare su tutto il comprensorio. I vigili del fuoco di Fiuggi sono stati impegnati per alcuni alberi caduti a Fumone e per verificare al stabilità di un muro a Trivigliano. Canali e torrenti in piena agli Altipiani di Arcinazzo, dove i prati assomigliano in diverse zone ad autentici laghi. L'acqua in diversi punti si è riversata sulla Sublacense. Un nubifragio si è abbattuto la notte scorsa anche sull'alta Valle Aniene, dove continua a piovere da diversi giorni.

ALLERTA PER IL TRONTO Oltre che per l'Esino c'è allarme nelle Marche anche per la piena del fiume Tronto, che è tracimato a Trisungo, nel comune di Arquata del Tronto (Ascoli Piceno), provocando piccoli allagamenti. In allerta in Comuni di Monteprandone, Spinetoli e Monsampolo del Tronto, anche se al momento la situazione sembra leggermente migliorata rispetto alle prime ore del mattino. La Sala regionale unificata di Protezione civile continua a monitorare pure il flusso di piena dell'Esino: in particolare all'altezza di Falconara marittima (Fosso Rigatta) e di Chiaravalle, Maiolati e Genga, in contatto con le rispettive amministrazioni comunali.

RIETI, ESONDA IL VELINO Situazione drammatica a Rieti e provincia a causa delle forti piogge che questa mattina hanno portato all'esondazione del fiume Velino in particolare a Canetra di Castel Sant'Angelo e nella frazione Chiesa Nuova del capoluogo reatino. Secondo quanto reso noto dai vigili del fuoco di Rieti, la Salaria per Ascoli risulta bloccata sia a Posta sia a Canetra, con squadre impegnate anche con mezzi anfibi per permettere a diversi residenti di uscire dalle proprie abitazioni. Allagamenti in tutta l'area nord della provincia, in particolare a Grotti di Cittaducale, Borbona e Posta, mentre nel capoluogo si registrano da questa mattina incolonnamenti e rallentamenti viari a causa del sottopassaggio allagato nei pressi della Questura, in Largo Graziosi, e dell'esondazione del Velino a Chiesa Nuova.

FIUME ESONDA NELLE MARCHE La strada statale 76 è chiusa da stamane a causa dello straripamento del fiume Esino all'altezza di Genga (Ancona). Sul posto la polizia stradale e i vigili del fuoco. Il traffico è stato deviato con uscita obbligatoria a Serra San Quirico, per chi è diretto a Roma, e a Camponocecchio per chi viaggia verso Ancona. A Passo di Ripe, sempre in provincia di Ancona, è stato evacuato a scopo precauzionale l'asilo nido «La tana del folletto», che si trova vicino al torrente Nevola, ingrossato dalla pioggia. I maggiori disagi per il maltempo sono al momento concentrati tra Genga e la Gola della Rossa, in provincia di Ancona. La situazione, per altro già prevista, è monitorata dalla protezione civile regionale, dalla polizia stradale e dai vigili del fuoco. I pompieri sono al lavoro anche nel Fabrianese per allagamenti di scantinati e locali al piano terra. La scorsa notte la linea ferroviaria Ancona-Roma è stata chiusa da mezzanotte alle 4, una fascia oraria in cui non c'erano treni in transito, per la rimozione di tronchi d'albero che avevano formato una diga all'altezza del ponte della ferrovia a Fabriano. Hanno lavorato i sommozzatori dei vigili del fuoco. Si attende il passaggio dell'ondata di piena dell'Esino nella mattinata. Non ci sono al momento problemi nel resto delle Marche, ma sono possibili disagi nell'Ascolano, dove si sta spostando la perturbazione.

STRARIPA IL SANGRO, 30 EVACUATI Allerta nell'alto sangro per lo straripamento del fiume Sangro. In località Villa Scontrone è stata evacuata un'intera palazzina per lo straripamento del fiume in località «Riaina» nei pressi del campo sportivo. I Vigili del Fuoco hanno fatti uscire chi era in casa dalle finestre. A Castel di Sangro, invece, il fiume è straripato nei pressi di un complesso residenziale, tuttora sotto monitoraggio per timore di allagamenti in garage e scantinati, e l'acqua ha invaso gli alloggi in legno di un camping costringendo alla fuga il suo custode. Il problema sarebbe stato causato dallo sversamento della diga del lago di Barrea che si era pericolosamente gonfiata. Stanno intervenendo Vigili del Fuoco, carabinieri dei vari comuni interessati dal problema, Barrea e Scontrone, e la Polizia municipale, oltre a molti volontari tra gli stessi cittadini.

ALLERTA A L'AQUILA È allerta maltempo in provincia dell'Aquila, dove piove da molte ore. La situazione sta determinando diverse situazioni di criticità: alle 11 il livello del fiume Aterno, nel capoluogo, ha superato la soglia d'allarme, raggiungendo i 2,93 metri. Allagamenti nella valle dell'Aterno a Barete e Cagnano Amiterno, e nelle frazioni del Comune dell'Aquila Sassa, Bazzano, Sant'Elia e Pile, nonchè nei Comuni di Villa Sant'Angelo, Fossa, Acciano, Rocca di Mezzo e Cansatessa. Sono stati chiusi, in via precauzionale, i ponti sull'Aterno tra Bazzano e Monticchio, tra Onna e Monticchio, e Ponte Peschio in località Sassa e in direzione «Globo». Problemi anche nella Marsica, nel Comune di Scurcola, per lo straripamento dell'Imele. Fenomeni franosi sono stati segnalati nei Comuni di Tornimparte, Montereale, Morino, Petrella Liri, nella frazione aquilana di Preturo e sulla strada tra Capistrello e Balsorano, dove sono state inviate squadre di volontari di Protezione civile. A fare il punto della situazione è un nota dell'ufficio stampa della Giunta regionale abruzzese. Il presidente della Regione, Gianni Chiodi, che detiene anche la delega alla Protezione civile, segue costantemente l'evolversi della situazione «che - dichiara - sembra vada, in base alle previsioni meteo, verso un generale miglioramento». Chiodi assicura che non ci sono pericoli per la popolazione, anche se invita alla prudenza, soprattutto a causa delle esondazioni che potrebbero verificarsi per la pioggia incessante: Chiodi, comunque, consiglia agli automobilisti di usare i mezzi solo in casi strettamente necessari o con molta cautela. Il Centro funzionale della Protezione civile regionale ha provveduto nei giorni scorsi ad allertare tutti i Comuni della provincia dell'Aquila, in previsione di possibili situazioni di criticità e, nel corso della notte, quando il fiume Aterno ha superato la soglia di allarme, ha avvisato telefonicamente tutti i sindaci dei Comuni del bacino idrografico con aree esondabili e frane attive. Il presidente Chiodi sottolinea che già da tre giorni sono state avviate le necessarie verifiche. La Sala operativa della Protezione civile regionale, aperta 24 ore, ha attivato numerose squadre di volontari che stanno presidiando il territorio, a supporto dei sindaci e della popolazione.

L'AQUILA, STRADE CHIUSE Situazione critica per il maltempo all'Aquila dove il fiume Aterno e l'affluente Raio, a causa della pioggia persistente delle ultime ore, sono straripati in diversi punti. L'acqua ha invaso le campagne circostanti, provocando danni su aree coltivate e con allevamenti. In alcuni punti i due corsi d'acqua non sono più distinguibili. Squadre dei Vigili del fuoco sono al lavoro in molte zone della città, tra le quali l'area del progetto C.a.s.e., dove risiedono molte persone rimaste senza alloggio dopo il terremoto del 2009. Per precauzione sono state chiuse via Pile, via San Gaspare Napolitano e la strada provinciale che dalla frazione di Genzano porta al centro commerciale L'Aquilone. Nei giorni scorsi un ponte su questa strada era stato chiuso proprio per lavori di adeguamento dei canali di scolo. I Vigili del Fuoco sono intervenuti per liberare un automobilista bloccato in un sottopasso allagato. Allarme anche nel resto della provincia aquilana. Nella zona di Castel di Sangro il fiume Sangro è straripato in diversi punti, minacciando alcune abitazioni. Diverse le strade chiuse nella Valle Peligna e nella Marsica. Una frana nei pressi di San Vincenzo Valle Roveto ha costretto a una sosta forzata il treno regionale 7451 Avezzano-Cassino (Frosinone): alberi e terra hanno invaso la ferrovia, i macchinisti hanno fermato il convoglio e sgomberato il binario, per poi raggiungere la fermata più vicina, da dove i passeggeri hanno potuto usufruire di bus sostitutivi messi a disposizione dalle Ferrovie tra Civitella Roveto (L'Aquila) e Sora (Frosinone). (leggo.it)

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