Le visite dei pontefici
Il Cilento per anni ha fatto e continua a fa re gola alla camorra. Gli appetiti della ma lavita organizzata erano diventati tangibi li, soprattutto con le costruzioni abusive. Il simbolo di questi tentativi mai sopiti resta il Castelsandra, l'hotel del clan camorristico Nu voletta, aggrappato su in alto alla frazione di San Marco di Castellabate che, dopo anni di aspre polemiche tra suoi fautori e oppositori, resta ancora intatto.
Il Comune di Castellaba te ha anche pubblicato il bando di gara per la sua demolizione, per un importo di 418.776,25 euro. La ditta che si aggiudicherà i lavori, che dovranno essere ultimati entro 150 giorni dal la consegna, dovrà demolire la parte abusiva, e provvedere al rimboschimento dell'area. La parte abusiva verrà demolita, e l'area recupe rata architettonicamente. Resterà da vedere, però, cosa rimarrà dei cinque piani che con tengono ben 125 camere, una discoteca (fa mosa negli anni '80), due piscine, quattro cam pi da tennis, spogliatoi e terrazzamenti.
Oltre ad amministratori locali e forze dell'or dine, sentinelle anticamorra sono state anche le associazioni ambientaliste. Il presidente di Legambiente Campania, Michele Buonomo, per esempio, ricorda che da tempo erano sta te denunciate infiltrazioni criminali nel terri torio cilentano. «Con il sindaco Vassallo – af ferma – abbiamo lavorato per oltre un decen nio e ogni anno abbiamo premiato il suo im pegno con le cinque vele, il massimo riconoscimento di Legambiente alle località che si di stinguono per tutela dell'ambiente e l'offerta turistica di qualità. Il suo costante e attento lavoro ha reso nel tempo la piccola realtà di Pollica un gioiello di buona amministrazione e un caso esemplare riconosciuto e apprez zato da cittadini e turisti. Con Vassallo abbia mo condiviso le tante iniziative virtuose, le buone pratiche del suo Comune e battaglie come quella per il Parco del Cilento e contro gli abusi edilizi. Ci mancherà la sua serena de terminazione e la sua voglia di lavorare per un Cilento più pulito e più civile».
E proprio Amilcare Troiano, presidente del l'Ente Parco «auspica che la magistratura e le forze dell'ordine individuino, il più presto pos sibile, i criminali assassini che hanno stron cato la vita di un uomo che ha dedicato la sua esistenza al bene e alla tutela del nostro terri torio ». Più prudente sulla 'pista camorristica' sem bra essere il presidente della Provincia di Sa lerno, Edmondo Cirielli, tenente colonnello dei carabinieri in aspettativa: «Bisogna aspet tare l'esito delle indagini. L'agguato è abba stanza anomalo. La camorra non è più quella degli anni '80 e '90. Ci sono altre zone più ap petibili, come l'Agro nocerino sarnese e la Pia na del Sele. È vero che il Cilento è diventato più accessibile, ma ci possono essere espo nenti della criminalità organizzata e non veri e propri clan». (avvenire.it)
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