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Cronaca/Afghanistan, strage di italiani. Morti quattro alpini a Farah

Redazione online
Pubblicato il 30-11--0001



Strage italiani: cordoglio comunità francescana
La terribile notizia della morte dei quattro militari italiani suscita dolore e sgomento. Li vogliamo presentare al Signore della vita mentre preghiamo per loro, per le loro famiglie, così duramente colpite, sulla tomba di san Francesco, altare e cattedra di pace.

La tragedia
Quattro alpini sono morti e un quinto è rimasto gravemente ferito nell'attacco subito dai militari italiani questa mattina nel distretto del Gulistan, a circa 200 km a est di Farah, al confine con l'Helmand. Secondo le prime testimonianze i cinque alpini si trovavano a bordo di un veicolo blindato Lince che faceva parte del dispositivo di scorta a un convoglio di 70 camion civili che rientravano verso ovest dopo aver trasportato materiali per l'allestimento della base operativa avanzata "Ice" di Gulistan.

«Il pronto intervento dei militari a scorta della colonna ha messo in fuga i guerriglieri - ha spiegato il generale Massimo Fogari, capo ufficio stampa dello Stato Maggiore della Difesa - È un tipico attacco condotto da guerriglieri: fanno esplodere un ordigno, poi aprono il fuoco e quindi si danno alla fuga». Il militare rimasto ferito «al momento è cosciente» ed è stato trasferito nell'ospedale di Delaram, nella provincia sudoccidentale di Nimroz.

L'attacco di oggi in Afghanistan è uno dei più gravi attentati subiti dall'Italia, dopo quello di Kabul dello scorso anno in cui persero la vita 6 soldati. Il bilancio dei morti italiani sale così a 33 vittime dal 2002, quando è iniziata la missione Isaf (International Security Assistance Force), alla quale partecipano, oltre alle forze Nato, quelle di vari altri Paesi. Di questi, la maggioranza è rimasta vittima di attentati e scontri a fuoco, altri invece sono morti in incidenti, alcuni anche per malore ed uno si è suicidato. Già dodici le vittime in questo 2010, nove invece nel 2009. Gli ultimi due sono stati gli anni più cruenti per gli italiani. Il dato rispecchia quello complessivo delle vittime Isaf, che ha fatto registrare il dato più alto proprio nel 2010, 572, tra i militari di tutte le nazioni che partecipano all'operazione.

Sono circa 3.500 i militari italiani attualmente dispiegati in Afghanistan, per la maggior parte nella zona occidentale di Herat, nell'ambito della missione Isaf (International Security Assistance Force) a guida Nato. A Kabul si trova solo una piccola quota di soldati. L'obiettivo entro la fine dell'anno, nell'ambito del "surge", è avere nel Paese circa quattromila soldati italiani. Sotto comando italiano è il Regional Command West (Rc-W) di Herat, guidato dal 20 aprile dal generale di brigata Claudio Berto. La zona sotto responsabilità italiana è l'ampia regione che si estende sulle quattro province di Herat, Badghis, Ghowr e Farah. La componente principale delle forze italiane in Afghanistan è attualmente costituita dal personale proveniente dalla brigata alpina Taurinense ed è presente un significativo contributo di soldati e mezzi della Marina Militare, dell'Aeronautica, dei Carabinieri e della Guardia di Finanza. (lastampa.it)

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