Le visite dei pontefici
Una baia blu abbracciata da una catena di montagne coperte di una rigogliosa vegetazione e di fiori luminosi. Un piccolo paradiso. Quieto, intimo, lontano dai paparazzi e dai pettegolezzi di Hollywood. Fu quasi per caso che negli anni Quaranta le star americane scoprirono Acapulco e decisero che quel meraviglioso villaggio di pescatori messicani sarebbe stato il luogo ideale per le loro vacanze.
Oggi Acapulco è affollata di case e alberghi che si proiettano sul mare. Milioni di turisti ci arrivano via terra e via aereo. E le tre principali bande di narcos, in guerra per il dominio del traffico in Messico, l'hanno eletta a propria base, e vi hanno trasferito violenza e paura. Ma allora, 60 anni fa, il narcotraffico non esisteva, le masse erano ancora lungi dal conquistarsi il diritto di andare in vacanza in luoghi esotici, e solo i ricchi e i famosi potevano permettersi un viaggio in aereo e i prezzi esorbitanti degli alberghi più chic. E così, atterrando nel piccolo aeroporto rubato alla jungla, una colonia di grandi star cominciò a venirci per lunghe indisturbate settimane di svago, rifugiandosi nei pochi esclusivissimi alberghi che il villaggio offriva. E per essere sicuri che i curiosi non disturbassero i festini, qualcuno arrivò a comprare il suo albergo preferito. John Wayne si innamorò della costruzione rosa del Flamingo, perché era «il perfetto nascondiglio», e ne comprò una parte insieme a Johnny Weissmuller, l'atletico Tarzan di tanti film. Frank Sinatra, Lana Turner e Liz Taylor invece costruirono le loro case sulle colline, mentre Jane Russell, Rita Hayworth, Orson Welles, Cary Grant, Ava Gardner, Gina Lollobrigida cominciarono ad affollare anche gli altri alberghi, come “Las Brisas” e “Villa Vera”.
Le cronache degli ultimi mesi ci hanno regalato un'immagine diversa di Acapulco. Gli alberghi soffrono di un calo delle prenotazioni, e chi continua a venirci evita luoghi isolati e la notte preferisce starsene in albergo. La guerra fra i narcos è sfociata nelle strade: quattro poliziotti sono stati trovati uccisi “execution style” nelle loro automobili lo scorso giovedì. Diciotto cadaveri di turisti sono stati scavati da una fossa comune qualche giorno fa, e il governo canadese ha raccomandato ai propri cittadini di «esercitare molta cautela» se vanno in vacanza nella zona. Questo non vuol dire che Acapulco sia finita e che il turismo sia condannato. Altre volte la “Perla del Pacifico” ha attraversato periodi di difficoltà, e grandi nomi come Placido Domingo e Sylvester Stallone continuano a mantenervi una casa per le vacanze. E comunque milioni di messicani la affollano allegramente, soprattutto gli abitanti di Città del Messico, che dista 4 ore di auto.
Ma è legittimo chiedersi se mai torneranno i tempi d'oro di Acapulco capitale delle star. Dopo che Erroll Flynn ancorò il suo yacht “Zaca” nella baia di Acapulco, lasciando a bocca aperta i pescatori che tornavano dalla pesca nelle loro povere barche, la cittadina divenne il piccolo grande segreto di Hollywood. Fu qui che Orson Wells girò “The Lady from Shangai” con la moglie Rita Hayworth, proprio a bordo dello “Zaca” di Flynn, e quelle immagini fecero innamorare i loro amici e colleghi nel firmamento del cinema. Alla fine degli anni Quaranta, Acapulco fu eletto a luogo dei rendez vous delle grandi stelle, e fino agli anni Settanta dominò incontrastata. Si favoleggia che le feste durassero settimane, e che le star comparissero solo dopo mezzanotte. Sinatra la immortalò nella canzone “Come fly with me” (Vieni a volare con me), e ci si rifugiò per poter fare la corte indisturbato ad Ava Gardner. Elizabeth Taylor scelse Acapulco per andare all'altare con il suo terzo marito, Mike Todd, alla presenza di Debbie Reynolds e Eddie Fisher. Elvis Presley ci venne a girare un film, in cui alla fine conquista la bella di turno tuffandosi da La Quebrada, la rupe a picco su un quadratino di mare, da cui i giovani si esibiscono con tuffi arditissimi (dopo aver pregato al santuario della Madonna). Anche John Kennedy venne ad Acapulco e ci portò Jackie in luna di miele, e con lei si chiuse per una settimana in una villa affacciata sul mare. Quei tempi sembrano inesorabilmente passati. Oggi Hollywood va in vacanza altrove. Dove non ci sono paparazzi, dove non c'è folla, e dove non ci sono narcos in guerra. (ilmessaggero.it)
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