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Africa: l'impegno dei missionari in Madagascar

Redazione online
Pubblicato il 30-11--0001



Nel 2002 il Madagascar ha ricevuto dall'OMS il “trofeo della vittoria contro la lebbra”, malattia che ha flagellato l'isola per molti anni e che oggi è sotto controllo anche grazie al capillare impegno dei missionari cattolici. In particolare il Centro Saint Damien ad Ambanja, fondato dai Frati Cappuccini negli anni '60, ha garantito prestazioni all'avanguardia per oltre 6 mila pazienti adottando misure di contrasto alla diffusione del bacillo di Hansen.
Oggi i casi di contagio sono scesi a meno di 1 su 10 mila abitanti ma altre malattie di tipo epidemico tornano a colpire. È per questo che da circa quindici anni il sanatorio è stato in parte riconvertito ed attualmente ad Ambanja i malati di lebbra sono 21 a fronte di 205 casi di tubercolosi.
Per evitare il ripetersi delle vecchie segregazioni sociali i contagiati vengono ospitati per due mesi nell'ospedale e poi seguiti ambula-torialmente per gli altri 6 mesi previsti dal ciclo completo di cura. Il protocollo adottato ha convinto il sistema sanitario pubblico e l'intero servizio è indicato come modello anche per l'efficiente sistema di auto-sostentamento alimentare che include la coltivazione di diversi ettari di terreno.
Visti gli importanti risultati ottenuti oggi il centro si è lanciato in un terzo polo di attività, la scolarizzazione di bambini. “Può sembrare paradossale mettere insieme lebbra, tubercolosi e bambini – scrive su Continenti il Direttore dell'ex Léproserie St. Damien, padre Marino Brizi OFM cap – ma è meglio così, perché i ragazzi, oltre a imparare a leggere e a scrivere, imparano così anche a prevenire le malattie che curiamo.
L'analfabetismo è l'inizio di un circolo vizioso: ignoranza, mancanza di igiene, sottosviluppo, povertà, lebbra. Spezzando l'anello dell'ignoranza si vince anche la malattia”. Attualmente gli studenti ospitati sono circa 120, più altri 80 seguiti direttamente in città tramite le adozioni a distanza.
La Léproserie sopravvive nel centro medico-chirurgico fondato da padre Stefano Scaringella OFM cap. Ogni anno vengono effettuate 6-7 mila visite, circa 2.500 interventi di chirurgia generale, 300 di oftalmologia e 200 parti cesarei.

da Agenzia Fides

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