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7-9 maggio: Calendimaggio

Redazione
Pubblicato il 30-11--0001



Il Calendimaggio di Assisi (talvolta anche trascritto Kalendimaggio) è una festa che si tiene ogni primo giovedì, venerdì e sabato dopo il 1°maggio di ogni anno, per festeggiare la primavera. Si sfidano, per la conquista del Palio, le due Parti nelle quali è divisa la città, la Nobilissima Parte de Sopra e la Magnifica Parte de Sotto, attraverso lo svolgimento di cortei in costumi medievali (circa XIII secolo - metà del XV), scene recitate ed esibizioni musicali: a decretare la Parte vincitrice è una giuria, composta da esperti di fama internazionale, cioè uno storico, un musicologo e una personalità dello spettacolo.
La festa del Calendimaggio vuole riprendere e far rivivere antiche consuetudini pagane che celebravano, in questo periodo, il ritorno della primavera e quindi il rinnovarsi del ciclo della vita, feste e riti in uso presso l'antico popolo degli Umbri.
A ciò si unisce la tradizione delle "canzoni di maggio", composizioni di poesie da ballo e di canti, attestate anche nelle cronache antiche e nei documenti che riguardano la vita di san Francesco, ma che alla fine del Medioevo subirono probabilmente anche l'influenza provenzale e francese: esse erano eseguite da brigate di giovani che si spostavano nei vari rioni della città, all'inizio, appunto, del mese di maggio.
La terza componente della festa risale anch'essa al Medioevo, quando Assisi, all'inizio del XIV secolo, raggiunse il massimo dello splendore ed iniziarono le divisioni interne, d'altronde ben presenti nel panorama delle lotte comunali di tutta Italia, tra una "Parte di Sopra" e una "Parte di Sotto", facenti capo alle famiglie rivali prima dei Brancaleone e poi dei Nepis per la Parte de Sopra e dei Fiumi per quella de Sotto.
Durante questi periodi di lotte civili però si mantenne sempre viva la consuetudine di celebrare la festa della primavera, che prese il nome di Calendimaggio e durante la quale si usava eleggere un Re della festa. Questa consuetudine si protrarrà per secoli, per poi essere profondamente rinnovata - ma sempre nel rispetto dell'antica tradizione - nel XX secolo: in questa nuova forma del tutto originale, essa fu celebrata per la prima volta nel 1927 per volere dell'allora Podestà di Assisi Arnaldo Fortini, quando cantori delle diverse "cappelle" cittadine si riunirono per cantare serenate ispirandosi a consuetudini dei tempi andati.
La festa venne sospesa durante la seconda guerra mondiale, ma riprese vigore nel 1947; nel 1954, infine, per iniziativa di alcuni intellettuali assisiati, assunse la struttura che conserva tuttora.

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