francescanesimo

La storia del Santo di Assisi. Un messaggio che va oltre la bontà: è puro amore

La creatività di Aldo Nove nel rileggere una pagina della vita di San Francesco. Alla vigilia della festa del Santo Patrono d'Italia, abbiamo chiesto al poeta e scrittore il suo pensiero su Francesco d'Assisi.

L'intera vita di San Francesco è caratterizzata da una totale corrispondenza tra spirito, azione, uomo concreto e santo. C'è un episodio bellissimo che mi piace raccontare. Alcuni briganti di notte erano venuti a rubare quello che erano riusciti a trovare tra le poche cose di Francesco e dei suoi. Qualcuno si accorse del fatto, svegliò Francesco, che subito è scattato in piedi e ha rincorso i briganti. Il testo originale, stupendo, mi sembra che dica “fratelli bricconi vi siete dimenticati questo”, indicando un grosso prosciutto che qualcuno aveva regalato alla piccola e nascente comunità francescana. Questo atto, così sconvolgente e così umanamente rivoluzionario, pare che abbia fatto sì che poi i briganti/bricconi si convertissero e decidessero di unirsi a Francesco. Tanta era la sua forza di irradiare la sua umanità ma innanzitutto di comunicarci che di fronte all'altissimo buon Signore e di fronte alla sua creatura principale, l'Universo, di cui noi a sua volta siamo creatura, non ci si può che arrendere, con amore, come ha fatto lui e come ancora ci testimonia.

Episodio tra l'altro assolutamente attuale in cui il valore che più viene espresso è quello dell'assoluta accoglienza dell'umano nell'umano. Il riconoscere che in qualche modo non c'è l'altro, il diverso. E' una costante in tutta la vita di Francesco: mentre si facevano le crociate san Francesco andava a parlare con il Sultano che non lo voleva mandare via. Francesco significa accoglienza, un'accoglienza che è puro e semplice amore. E non opportunità politica, non è neanche bontà, è qualcosa di molto più forte, che forse soltanto la parola amore può esprimere.

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