francescanesimo

Agnese di Assisi, la sorella di Chiara

Antonio Tarallo Web
Pubblicato il 16-11-2020

Due vite per il Signore, due vite per i poveri

“Allora Gesù disse ai suoi discepoli: Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua”. È Matteo al capitolo 16. Agnese seguì Cristo, seguì la sorella Chiara, seguì San Francesco.

Agnese di Assisi, figura poco conosciuta. Vissuta un pò all’ombra della sorella, Chiara, bisogna confessarlo con franchezza. Chiara d’Assisi, e Agnese d’Assisi: due sorelle, due vite per il Signore. Per i poveri, gli emarginati. San Damiano, un luogo anzi il “luogo” per eccellenza: nel poverissimo conventino di San Damiano, presso Assisi, ci sono ancora i nomi delle prime compagne che seguirono Santa Chiara. Fra questi, quelli della sorella. Eccolo, ben visibile quel nome: Agnese. Sorella minore di Chiara, giunse a San Damiano sedici giorni dopo che Francesco, nel 1212, aveva assegnato alla sorella maggiore il convento di San Damiano come luogo di penitenza e primo nucleo del Secondo Ordine francescano. Poco dopo vi giunse l'altra sorella, Beatrice, e poco dopo ancora la madre, Ortolana. Agnese di Assisi fu così la più fedele seguace della sorella Chiara.

Nel 1219 Agnese, nonostante fosse assai giovane, fu scelta da Francesco per fondare e guidare una comunità di Povere Dame a Monticelli, vicino a Firenze, che con il corso del tempo divenne famosa come quella di San Damiano. Santa Chiara mandò sua sorella Agnese sulla collina di San Vito, presso Firenze, per fondare lì un convento. Da questo centro cominciò l’opera di fondazione di altri conventi come quelli di Mantova, Padova e Venezia.

Si trovava ancora a Monticelli, Agnese, quando nell'agosto del 1253, fu chiamata ad Assisi essendo Chiara in fin di vita: riuscì ad arrivare in tempo per vederla e ascoltare la sua predizione che anche Agnese sarebbe presto morta. Infatti, come predetto da Chiara, Agnese morì il 16 novembre dello stesso anno.

Da principio, fu sepolta a San Damiano, poi nel 1260 il corpo fu collocato a fianco a quello della sorella nella chiesa di S. Chiara ad Assisi, costruita di recente. Si dice che siano avvenuti alcuni miracoli presso la sua tomba e nel 1752 i francescani ricevettero il permesso da papa Benedetto XIV di commemorare la sua festa.

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