fede

'Un regalo bellissimo'. Il nuovo libro del prof. Palaia dedicato ai giovani

Silvia Guidi
Pubblicato il 29-05-2020

La recensione di Silvia Guidi, giornalista dell'Osservatore Romano

“Che cosa ci fa lieti?” Forse non c’è una domanda più urgente di questa, in un periodo così drammatico, essenziale, privato di inutili orpelli dialettici da un fatto totalmente imprevedibile come una gravissima emergenza sanitaria. Per una questione di metodo. L’uomo contemporaneo può accettare tutto tranne l’idea di ascoltare una voce che non provenga da sé stesso.

Per l’Homo sapiens del ventunesimo secolo, ostaggio di una sorta di “onnipotenza percepita” (solo apparente, come ci ha mostrato la pandemia) non c’è niente di più scandaloso, di più radicalmente controcorrente dell’accettare che la gioia possa essere regalata, in modo imprevedibile da qualcosa (o meglio Qualcuno) che non coincide con i propri progetti, a breve o a lungo termine.

E invece è l’amore che “libera la libertà dell’uomo”, si legge nel sottotitolo di “Che cosa ci fa lieti?”, l’ultimo libro di un giovane professore - di Etica politica e Teologia Morale alla LUMSA di Roma -Giovanni Emidio Palaia, scritto all'indomani del Sinodo dei giovani come antidoto a quella soddisfazione facile, falsa, da bulimia di consumo che porta a “balconear” a diventare spettatori passivi della propria vita rinunciando ad esserne protagonisti. E a “scegliere il divano” come ama ripetere Papa Francesco.

Il volume è un percorso in dieci tappe, racchiuso tra un (bellissimo) invito alla lettura di Beatrice Fazi, la prefazione dell’arcivescovo di Bologna Matteo Zuppi e la postfazione del cardinale Giovanni Lajolo, un cammino che nasce dalla ricerca di senso che abita il cuore di ogni uomo e, passando attraverso l'esperienza dell'Antico e del Nuovo Testamento, cerca il volto dei "santi della porta accanto", donne eroiche nella loro semplicità come Chiara Corbella Petrillo, o la mamma dell’autore del libro, limpide e serene, pur nel dolore, nell’accettare il misterioso disegno di Dio sulla loro vita.

La recensione più bella è il commento di una giovane lettrice, che, non a caso, ringrazia per il regalo delle domande ricevute, non solo per le risposte offerte agli interrogativi più pressanti della vita. “Ho concluso la lettura del suo libro Che cosa ci fa lieti?, - scrive una studentessa -. Ci ha fatto davvero un regalo bellissimo.

In particolare, mi hanno colpito quattro capitoli, gli snodi centrali della riflessione, il primo (L'uomo alla ricerca della felicità), che contiene un sintetico ma efficace excursus su questo tema nella storia, a partire dall'antica Grecia, un ottimo punto di partenza per riflettere sul tema; poi, il terzo capitolo (La gioia cristiana) e il sesto capitolo (L'amore cristiano), che presentano i due poli tematici della riflessione, che verranno messi pian piano in relazione nei capitoli successivi, laddove il secondo è all'origine della prima; infine, il nono capitolo (Un esempio di vita nell'amore: il sindaco - santo, Giorgio La Pira), che presenta la figura di un uomo che rispecchia il tema del libro, ossia la gioia come conseguenza della vita nell'amore”. Particolarmente utile (e originale) il decimo capitolo, intitolato “Imparare ad essere attenti ai segni dell’amore, diventare sensibili nella capacità di gioire della vita”; ovvero, per dirla con Kurt Vonnegut, “quando siete felici, fateci caso”.

Silvia Guidi, giornalista dell’Osservatore Romano


LA BIOGRAFIA

GIOVANNI EMIDIO PALAIA , vicario parrocchiale, attualmente ricercatore di Etica politica e docente di Teologia Morale all’Università di Roma LUMSA, ha insegnato Filosofia, Storia e Religione nei Licei. Collabora, come docente e come membro del Comitato scientifico, al Master di primo livello per operatori nell’ambito politico organizzato dalla LUMSA e dalla Diocesi di Noto. Allievo del Pontificio Seminario Romano Maggiore, ha conseguito il Baccellierato in Filosofia presso la Pontificia Università Lateranense. Gli studi precedenti lo hanno visto iscritto ad Architettura, conseguire il Baccellierato in Teologia presso l’Università Gregoriana, la Laurea Specialistica in Filosofia presso l’Università di Roma Tre e il Dottorato in Filosofia Politica presso l’Università Lateranense. Collaboratore della rivista Temi Romana dell’Ordine degli avvocati di Roma e dell’ Osservatore Romano , ha pubblicato I fondamenti della persona umana in San Tommaso D’Aquino (Roma, Solfanelli, 2014), Il valore della persona umana nel pensiero filosofico – politico di Giorgio La Pira , (Città del Vaticano, Pontificia Università Lateranense, 2017), La stazione di arrivo dell’uomo (Napoli, Editoriale Scientifica, 2017), giunto alla 7° ristampa nel 2019. E’ fra gli autori dell’opera miscellanea Giorgio La Pira tra diritto e fede (Roma, Nuova Editrice Universitaria, 2019). Nel 2020 ha pubblicato The village of education (edited by), An encounter between the children of Abraham on man creature of God, (Assisi, Cittadella Editrice). Questo è il suo sesto volume.

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