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Scuola, cure mediche e lavoro: in Etiopia suore protagoniste nello spirito di San Francesco

Redazione online
Pubblicato il 30-11--0001

Povere tra i poveri per allietare i loro bisogni. E' questo il messaggio che le Suore Francescane Missionarie di Cristo diffondono in Etiopia. Nel Paese africano sono presenti con numerose fraternità che hanno tutte l'obiettivo di essere vicine alle comunità locali e sopratutto ai meno abbienti.


SCUOLA E CURA PER I BIMBI

Come avviene nella fraternità di Beata Maria Rosa Pellesi, ad Addis Abeba, la capitale dell'Etiopia. Il Centro Santa Chiara (St. Clare’s Community Development Center), gestito dalle suore francescane accoglie i bimbi di strada, dai tre ai sei anni con un pasto caldo. I bimbi sono sostenuti grazie alle adozioni a distanza. Terminata la scuola dell’infanzia, passano nella scuola primaria pubbliche o private, e le sorelle continuano a seguirli, pagando la tassa scolastica, la divisa, il materiale scolastico, eventuali cure sanitarie per il bambino e per i suoi familiari, e anche bisogni particolari che vengono esaminati di volta in volta. Inoltre le suore seguono da vicino anche donne che convivono con situazioni di disagio.


UNA CLINICA E UNA SCUOLA

Nella fraternità di Ashira, invece, le religiose lavorano nel dispensario (ambulatorio) che offre servizi di prevenzione, cura, educazione sanitaria, e dedica particolare attenzione alla cura della salute della madre e dei bambini. La piccola clinica sta migliorando il suo servizio grazie agli strumenti diagnostici di cui si sta dotando. Inoltre si occupano della scuola materna “San Francesco” nella vicina cittadina di Shinshicho. La scuola è frequentata da circa 250 bambini. Sul fronte dell'attività pastorale le sorelle sono impegnate nell’attività pastorale della parrocchia in collaborazioni con i Padri Cappuccini.


VICINI AI GUMUZ

L'apporto medico è anche al centro dell'attività della fraternità di Galsha. Le suore coadiuvate da personale locale offrono servizio di prevenzione, cura e assistenza alle donne nel parto. Seguono anche un progetto per il miglioramento delle condizioni igienico sanitarie generali. A Gelgel Beles le francescane seguono da vicino l'etnia Gumuz e aiutano le ragazze per l'accesso alla scuola. Le sorelle hanno attivato corsi di alfabetizzazione e attività di promozione della donna.


COOPERATIVA E CALZATURIFICIO

L'alfabetizzazione è il fulcro delle iniziative nella fraternità di Kofale dove la Scuola Materna gestita dalle suore ospita 150 bambini, di tutte le confessioni religiose presenti sul territorio.  La "creatività" delle religiose ha partorito anche un'importante occasione di lavoro attraverso il calzaturificio: la cooperativa artigianale nata diversi anni col sostegno delle sorelle è costituita da 5 ragazzi dei quali 3 con handicap fisico. La cooperativa confeziona scarpe, sandali e ciabatte che vengono venduti in un piccolo negozio in città.

 


DONNE PROTAGONISTE

La donna è protagonista con la fraternità di Nazareth. Nel centro di promozione St. Mary’s vocational training center si educa e promuove la donna dal punto di vista umano e professionale. Le donne che frequentano il centro possono conseguire il diploma in “Home economic” e parrucchiere. Ogni anno circa 60 donne ricevono questo diploma, che dà la possibilità di trovare lavoro come cuoche o cameriere negli alberghi.


CURE MEDICHE PER 25MILA PERSONE

Sulla stessa lunghezza, alfabetizzazione e ruolo della donna, si sta muovendo la fraternità di Shebra Ber, nata nel 2008. Infine a Wasserà si distinguono per l'impegno nel dispensario, dedicato alla Beata Maria Rosa Pellesi ed inaugurato il 18 settembre 2010 e serve una popolazione di 25.000 abitanti. Conta anche su un reparto di pediatria. La casa di Wassarà è sede del noviziato e accoglie le giovani che desiderano completare la loro formazione prima di emettere i voti religiosi.
Gelsomino Del Guercio

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