fede

San Tommaso, una bussola nella pandemia

Antonio Giuliano Pubblico Dominio
Pubblicato il 27-05-2021

Le domande che tutti ci facciamo

Sono domande che prima o poi ci facciamo tutti: "Chi sono? Da dove vengo? Perché il male? Che cosa ci sarà dopo questa vita?". Hanno interrogato gli uomini di ogni cultura e di ogni tempo perché sono iscritte nel nostro dna. Se allora siamo alla ricerca della guida migliore per rispondervi, il nome che raccoglie più consensi da quasi ottocento anni è uno solo: Tommaso d' Aquino (1225 1274). Santo e dottore della Chiesa, ma prima di tutto un fuoriclasse del pensiero, stimato anche da filosofi e studiosi lontani dalla fede. Un gigante che continua a parlare anche oggi come dimostra un saggio brillante e scorrevole dello psicologo statunitense Kevin Vost a cura di Maurizio Brunetti: Tommaso d' Aquino in pochi minuti. Risposte per chi ha fretta alle domande fondamentali (D' Ettoris, pagine 288, euro 21,90). Un testo scritto proprio per i lettori di questo mondo, distratto e stordito dai social media, che pensano di non aver tempo da perdere con una figura vissuta otto secoli fa. E che invece avrebbero molti buoni motivi per ricredersi. Perché san Tommaso è stato sì un grande accademico ma anche un predicatore popolare, "un apostolo del senso comune", come lo definisce Vost.

Memorabile quella volta che a Napoli in un' omelia si servì del dialetto, al punto che - dicono i biografi - «era ascoltato dal popolo come se la sua predicazione provenisse da Dio stesso». Di famiglia nobile, preferì indossare la povera tonaca dei domenicani. Quando era ancora solo un bambino, la domanda più ricorrente che faceva agli adulti era: «Ditemi, chi è Dio?». Con questa curiosità smisurata scalò le vette del sapere, studiando alla scuola di un santo coltissimo, Alberto Magno, presso l' università di Parigi. I compagni però ritenevano Tommaso un sempliciotto non particolarmente dotato: anche in ragione della sua mole e del suo carattere taciturno lo apostrofarono come «il bue muto». Ma sant' Alberto che aveva scorto il suo formidabile intelletto profetizzò che presto il suo "muggito" si sarebbe sentito in tutto il mondo. E così fu. La Somma di Teologia, il suo capolavoro rimasto incompiuto, per grandezza e bellezza è stata definita una «cattedrale gotica di parole», eppure annota Vost: «Presumo che la stragrande maggioranza dei cattolici non l' abbia mai letta». 

Seguendo allora lo psicologo americano, san Tommaso si conferma un profondo conoscitore dell' animo umano: cosa sono per esempio le undici passioni che portiamo dentro? E quali sono le celebri cinque prove dell' esistenza di Dio? Preziosi anche i consigli su come lenire il dolore e alleviare l' angoscia, specie in questo tempo segnato dalla pandemia. Tutti spunti di un viaggio interiore sorprendente per amare meglio noi stessi, il nostro prossimo e Dio con tutta la nostra forza. È questa, spiega Vost, la lezione dell' Aquinate, rimanere di fronte alla vita con un senso di gratitudine e meraviglia per tutto ciò che ci circonda. Al punto che san Pio X diceva: «Ricava maggior profitto chi studia per un anno solo nei libri di Tommaso d' Aquino che chi segue per tutta la sua vita gli insegnamenti degli altri». (Avvenire) 

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