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Quell'ultimo bacio di Padre Pio a mamma Peppa, prima di spirare

Gelsomino Del Guercio ANSA
Pubblicato il 07-06-2020

Si parla poco del rapporto tra il frate con le stimmate e sua madre

Un rapporto d'amore materno profondo e di rispetto. Era quello che nutriva Padre Pio nei confronti di sua madre, Peppa, che nel dicembre 1928 decise di trasferirsi a San Giovanni Rotondo per stare accanto al figlio, nel periodo natalizio.

 

Fu un periodo breve ma molto intenso: la donna seguiva passo passo il figlio, facendo avvertire la presenza materna, e andandolo a salutare ogni qual volta terminava di celebrare la messa. 

Renzo Allegri in "Padre Pio. Il Santo dei miracoli" (pp. 223-225) racconta che la donna, dopo aver ricevuto la Comunione, si inginocchiava per terra e baciava dove il figlio aveva camminato. Dopo la Messa si recava in sacristia per incontrarlo.

L’inverno era particolarmente rigido. C’è molta neve per terra e a volte tirava un vento gelido, ma mamma Peppa tutte le mattine saliva al convento.

 

"FATE ATTENZIONE CHE FA MOLTO FREDDO"

Riporta Allegri: «La sera del 23 dicembre dice al Padre guardiano: "Vogliate bene al mio figlio". Lui risponde: "Zia Peppa, state tranquilla, non temete di nulla. Piuttosto fate attenzione che c’è molto freddo".

Mamma Peppa indossa abiti dimessi e leggeri per la stagione invernale. Glielo fanno notare, ma nessuno riesce a convincerla a mettersi il vestito di lana che alcune amiche le hanno regalato. Teme di sembrare una signora».

 

LA MESSA FATALE

La notte di Natale, Peppa «segue le funzioni religiose confusa con la gente che riempie la chiesetta. Dopo la Messa, scende a casa di Maria Pyle, sua amica e figlia spirituale di Padre Pio, e vuole essere lei a portare la statuetta del Bambino Gesù nella grotta del presepio fatto in casa, come Padre Pio ha fatto in chiesa. Poi si mette a letto».

In chiesa, quella sera, «ha preso troppo freddo e ora il suo corpo è scosso da brividi. Al mattino si alza con la febbre. Il giorno successivo, 27 dicembre, la febbre è molto alta e mamma Peppa non riesce ad alzarsi dal letto. Si pensa a un po’ di influenza. Ma la febbre non passa e tre giorni dopo il medico scopre che ha una polmonite doppia».

 

L'ESTREMA UNZIONE. POI LO SVENIMENTO

Ogni giorno Padre Pio, accompagnato dal Guardiano, va a trovare la mamma. Quando si rende conto che le sue condizioni sono gravi, non si muove più dal suo capezzale. La assiste fino all’ultimo.

 

«Le amministra l’Estrema Unzione - osserva Allegri - e quando vede che sta per esalare l’ultimo respiro, la bacia in fronte, poi, con un forte singulto, cade svenuto. Due medici lo portano in una camera accanto. Maria Pyle prende il suo posto e mamma Peppa spira tra le braccia dell’americana. Sono le 6:15 del 3 gennaio 1929. Nella camera attigua, Padre Pio sfoga il proprio dolore in un mare di lacrime».

 

IL PIANTO DI PADRE PIO

Padre Pio piange e invoca Peppa: "Mamma mia, mamma mia bella, mammella mia". Qualcuno gli dice: "Padre, lei stesso ci ha insegnato che il dolore altro non deve essere che l’espressione dell’amore che dobbiamo offrire a Dio: perché piange così?". Ed luirisponde: "Queste sono lacrime d’amore, nient’altro che d’amore. E poi, non ho mica cento mamme, ma una sola".

Mamma Peppa viene sepolta nel cimitero di San Giovanni Rotondo il 4 gennaio 1929.

 

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