fede

Le chiese di Assisi intitolate a Maria

Antonio Tarallo Tripadvisor - Dellangelo54
Pubblicato il 17-10-2022

Santuario di Santa Maria Maggiore

Ottobre, mese mariano. Tutto parte dalla festa della Madonna del Rosario di Pompei (7ottobre): il popolo di Dio guarda sempre alla Vergine Maria con affetto sincero, con spontanea devozione, alimentata da preghiere e gesti semplici. Quali sono le immagini più famose della Vergine? Dove si trovano? Come nascono le diverse iconografie della Madonna? Un viaggio “mariano” alla scoperta delle immagini che ritraggono la Donna più famosa del mondo.

Il viaggio sulla devozione popolare a Maria continua e approda proprio ad Assisi, al Santuario di Santa Maria Maggiore, detto anche Santuario della Spoliazione. Maria e la pietà dei fedeli: in ogni angolo del mondo, con insolita frequenza, si sono costruite chiese, santuari, cappelle, edicole, intitolate alla Madre di Gesù. Seguendo quella che potrebbe definirsi una “mappa mariana”, vogliamo percorrere una sorta di tour attraverso le chiese intitolate a Maria nella città di frate Francesco, iniziando proprio dalla prima chiesa dedicata a Maria ancor prima del francescanesimo: il Santuario di Santa Maria Maggiore, comunemente conosciuto come Santuario della Spoliazione.

Il nuovo Santuario ha radici centenarie e “mette a fuoco” un Francesco che non ha ancora attorno a sé i suoi compagni, i primi frati dell’ordine religioso francescano. Quando l’evento della spogliazione si compie, egli è ancora solo un giovane di Assisi; poco tempo prima, semplicemente giovane ragazzo gioioso, dalle allegre brigate. Questo Santuario appartiene, forse più di tutti, alla “storia” di Assisi: è ancora tutto “dentro” le mura della città, prima che il carisma di Francesco sviluppi il suo slancio missionario per le vie del mondo.

Secondo una leggenda, la chiesa di Santa Maria Maggiore, prima cattedrale della città, fu costruita nel IV secolo; voluta da San Savino, secondo vescovo di Assisi; sorge sopra una casa romana, la domus di Properzio; ampliata, poi, probabilmente nel IX secolo, periodo al quale risale la cripta. Nel 1035 il titolo di cattedrale viene trasferito alla Basilica di san Rufino, fatta costruire dal vescovo Ugone intorno al 1029, luogo dove erano conservate le reliquie del santo patrono.

La chiesa venne distrutta molto probabilmente in un incendio, per poi essere ristrutturata nel XII secolo da Giovanni da Gubbio. Un’iscrizione ricorda l’evento: “DOMINI 1163 IHOANNES FECIT”: forse si tratta di Giovanni da Gubbio, lo stesso architetto che costruì la Cattedrale di San Rufino. Più tardi, nel 1216, viene ricostruita la zona absidale e la notizia viene riportata in una lapide che reca, tra l’altro, il nome del vescovo Guido e di Francesco, ripetuta in una iscrizione dipinta nella tribuna, purtroppo andata perduta nel terremoto del 1832. Nel 1938 la chiesa venne consolidata. L’attuale aspetto della chiesa è proprio il risultato del lavoro del 1938.

“Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli? Chi compie la volontà di Dio, costui è mio fratello, sorella e madre”, a questa domanda di Gesù, Francesco d’Assisi risponderà proprio davanti a questa chiesa. Francesco dimostra quanto il Vangelo sappia generare un nuovo tipo di famiglia: del tutto “sua”, nuova, spirituale e vera. Bernardo, Pietro, Silvestro, Egidio, i primi suoi compagni, diventeranno - per lui - fratelli. Dio, il Padre.

Cari amici la rivista San Francesco e il sito sanfrancesco.org sono da sempre il megafono dei messaggi di Francesco, la voce della grande famiglia francescana di cui fate parte.

Solo grazie al vostro sostegno e alla vostra vicinanza riusciremo ad essere il vostro punto di riferimento. Un piccolo gesto che per noi vale tanto, basta anche 1 solo euro. DONA