Le visite dei pontefici
Dal Vangelo: «Come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri. Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli: se avete amore gli uni per gli altri». (Gv 34-35)
Nelle biografie si narra: «Francesco e i suoi primi frati si amavano l'un l'altro con affetto profondo, e a vicenda si servivano e procuravano il necessario, come farebbe una madre col suo unico figlio teneramente amato. Tale era l'affetto che ardeva loro in cuore, che erano pronti a consegnarsi alla morte senza esitare, non solo per amore di Cristo, ma anche per salvare l'anima o il corpo dei fratelli.
Un giorno che due frati camminavano insieme, si imbatterono in un pazzo, che si mise a lanciare delle pietre contro di loro. Uno di essi, vedendo che le pietre erano dirette contro il compagno, subito gli si mise davanti, preferendo essere colpito lui al posto del fratello. Tale era l'amore reciproco che li infiammava, e così sinceramente erano pronti a dare la vita l'uno per l'altro». (3Comp n.41-42)
L’amore cristiano ha il suo pieno compimento nella reciprocità. La Chiesa si edifica nella carità. Ogni comunità cristiana si forma e cresce attorno alla carità. Per sei volte Cristo, nell’ultima cena, ha ripetuto il precetto che doveva contraddistinguere i suoi discepoli: “Questo vi comando: amatevi gli uni gli altri come io ho amato voi!”. L’ha ribadito alla Chiesa anche Papa Francesco nell’esortazione apostolica Evangelii gaudium: “Quanto ci fa bene amarci gli uni gli altri al di là di tutto!” (n. 101). Questo comando di Gesù è alla base di ogni rapporto fraterno. Da questo precetto è scaturito il principio francescano della “fraternità”, cioè il vivere da “fratelli”; principio che San Francesco voleva fosse attuato nella famiglia religiosa da lui fondata ma anche fra le persone, nella Chiesa e nella società.
Preghiamo con San Francesco: Onnipotente, santissimo, altissimo e sommo Dio, Padre santo e giusto, niente ci ostacoli, niente ci separi e ovunque, noi tutti, in ogni luogo, in ogni ora e in ogni tempo, in ogni giorno ininterrottamente crediamo e umilmente teniamo nel cuore e amiamo, onoriamo, adoriamo, serviamo, benediciamo e rendiamo grazie all'altissimo e sommo eterno Dio, Trinità e Unità, Padre e Figlio e Spirito Santo, Creatore di tutte le cose e Salvatore di tutti coloro che credono e sperano in lui, e che solo è degno di lode, glorioso, eccelso, e sopra tutte le cose desiderabile nei secoli dei secoli. Amen. (FF 71)
padre Egidio Canil
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