La festa del Cuore Immacolato di Maria
Si celebra oggi la memoria del Cuore Immacolato di Maria, estesa da Papa Pio XII a tutta la Chiesa.
L’istituzione della memoria liturgica per opera di Pio XII
La memoria liturgica del Sacro Cuore di Maria divenne ufficiale, grazie all’intervento di papa Pio XII. La festa, infatti, fu resa universale a tutta la Chiesa, a ricordo della consacrazione del mondo al Cuore Immacolato di Maria, fatta due anni prima dallo stesso pontefice su invito della beata Alexandrina Maria da Costa. Questo il testo del radiomessaggio che papa Pacelli utilizzò per diffondere l’atto di consacrazione:
“Regina del Santissimo Rosario, ausilio dei cristiani, rifugio del genere umano, vincitrice di tutte le battaglie di Dio! supplici ci prostriamo al vostro trono, sicuri di impetrare misericordia e di ricevere grazie e opportuno aiuto e difesa nelle presenti calamità, non per i nostri meriti, dei quali non presumiamo, ma unicamente per l'immensa bontà del vostro materno Cuore. A Voi, al vostro Cuore Immacolato, in quest'ora tragica della storia umana, ci affidiamo e ci consacriamo, non solo in unione con la Santa Chiesa, corpo mistico del vostro Gesù, che soffre e sanguina in tante parti e in tanti modi tribola, ma anche con tutto il mondo straziato da feroci discordie, riarso in un incendio di odio, vittima della propria iniquità (…). Noi in perpetuo ci consacriamo anche a Voi, al vostro Cuore Immacolato, o Madre nostra e Regina del mondo : affinché il vostro amore e patrocinio affrettino il trionfo del Regno di Dio, e tutte le genti, pacificate tra loro e con Dio (...)”. Era il 31 ottobre 1942, il mondo viveva tempi oscuri, di travagli, di guerra e la Chiesa rivolgeva al cuore della Madre il proprio desiderio di pace e amore.
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La festa, inizialmente stabilita il 22 agosto, nell’Ottava dell’Assunta, venne spostata poi al giorno attuale (il primo sabato dopo il Sacro Cuore di Gesù) da una riforma del 1969, con il grado di memoria facoltativa. Questa, divenne, successivamente, “obbligatoria” da Papa Giovanni Paolo II. Ma per giungere a questa ufficialità, c’è stato bisogno di un cammino che è passato attraverso tappe, personaggi, episodi che cerccheremo di sintetizzare.
San Giovanni Eudes, apostolo del cuore di Maria e Gesù
Prima di tutto dobbiamo fare riferimento a un nome, a un santo: San Giovanni Eudes. Per comprendere - fin da subito - perché facciamo riferimento a lui, riportiamo una sua meditazione sul cuore di Maria e Gesù.
Facilmente comprenderemo lo stretto legame tra questo santo e i due cuori a cui dedicò il suo apostolato: “Non abbiamo mai avuto l'intenzione di separare due cose che Dio ha unito così strettamente, come appunto il Cuore augustissimo del Figlio di Dio e quello della sua Beata Madre: al contrario, il nostro proposito è stato sempre, dai primordi della nostra congregazione, di contemplare e onorare questi due amabili Cuori come uno stesso Cuore, in unità di spirito, di sentimento e di affezione, come è manifestamente espresso nel saluto che facciamo tutti i giorni al Divino Cuore di Gesù e Maria, e nella preghiera e in varie parti dell'Ufficio e della Messa che celebriamo nella festa del Sacro Cuore di Maria Vergine”.
Di quale congregazione parla Giovanni Eudes? Il santo fa riferimento alla “Confraternita del Cuore di Maria”, fondata da lui stesso a Napoli, nel 1640. Un altro scritto importante per capire la sua devozione profonda al cuore di Maria è “Il Cuore Ammirabile della Santissima Madre di Dio” ( del 1681), in cui troviamo queste parole che hanno dignità di poesia: “Il Cuore di Maria è la vera arpa dell’autentico Davide, vale a dire di Nostro Signore Gesù Cristo, perché è Egli stesso che l’ha fatta di propria mano… Le corde di questa santa arpa sono tutte le virtù del Cuore di Maria”.
Le altre “tappe” per l’istituzione della festa
Ma questo viaggio risulterebbe alquanto incompleto se non si facesse riferimento ad altri personaggi illustri che hanno contribuito alla devozione del Sacro Cuore di Maria. 27 novembre 1830. La Madonna appare alla giovane Caterina Labouré: dopo aver contemplato la figura radiosa dell’Immacolata, vide apparire davanti a sé proprio i Sacri Cuori di Gesù e Maria. Il primo coronato di spine, il secondo trafitto da una spada, oltre a una M intersecata dalla I di Iesus e sormontata da una croce, con intorno le famose dodici stelle. È l’immagine divenuta celebre con la diffusione della Medaglia Miracolosa. 13 giugno 1917, data dell’apparizione di Fatima alla pastorella Lucia dos Santos. Maria appare a Lucia e le dice: “Gesu’ vuole servirsi di te per farmi conoscere e amare. Egli vuole stabilire nel mondo la devozione al mio Cuore Immacolato”. Il 10 dicembre 1925 la Vergine riappare a Lucia, insieme a Gesù Bambino, con un nuovo messaggio: “A tutti coloro che per cinque mesi, al primo sabato, si confesseranno, riceveranno la santa Comunione, reciteranno il Rosario e mi faranno compagnia per quindici minuti meditando i Misteri, con l’intenzione di offrirmi riparazioni, prometto di assisterli nell’ora della morte con tutte le grazie necessarie alla salvezza”. Si tratta della “Grande promessa del Cuore Immacolato di Maria”. La devozione al Sacro Cuore di Maria, devozione antica che perdura nel presente, viva nel futuro
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