fede

La festa del Cuore Immacolato di Maria

Antonio Tarallo www.santodelgiorno.it
Pubblicato il 29-06-2019

Sono tanti, i personaggi che convergono in questa festa, tutti con le loro esperienze di santità

“Maria, da parte sua, serbava tutte queste cose meditandole nel suo cuore”, è l’evangelista Luca, nel capitolo secondo, al versetto 19, a parlare espressamente del cuore di Maria. Anche in questo caso, come per il cuore di Gesù, si entra in un Mistero immenso, assolutamente difficile da comprendere, se non solamente da contemplare e venerare. Il fulcro della festa di oggi, si trova soprattutto in quei versetti. Ma non solo. La festa del Cuore Immacolato di Maria, infatti, è un “fulcro devozionale” – definiamolo così – di esperienze mistiche, di apparizioni della stessa Vergine, e – al contempo – di avvenimenti storici che vedono protagonista indiscusso il Cuore Immacolato di Maria. Sono tanti, i personaggi che convergono in questa festa, tutti con le loro esperienze di santità, sono biografie che hanno segnato la Storia della Chiesa.

Una sorta di origine “semiufficiale” è da ritrovarsi nel culto pubblico al Cuore di Maria, che si diffonde a Napoli, nel 1640, grazie alla “Confraternita del Cuore di Maria”, fondata da Giovanni Eudes. E’ il santo che diffuse anche la venerazione al Cuore di Gesù. San Giovanni Eudes, scrisse anche il prezioso trattato “Il Cuore ammirabile della SS. Madre di Dio”. Facendo, poi, un salto temporale, ci immergiamo nel 1800 e, in questo secolo, troviamo un altro episodio a contribuire alla devozione verso il cuore di Maria. Basti ricordare la famosa apparizione del 27 novembre 1830 a santa Caterina Labouré, che dopo aver contemplato la figura radiosa dell’Immacolata vide apparire i Sacri Cuori di Gesù e Maria. Il primo coronato di spine,   il secondo trafitto da una spada, oltre a una M intersecata dalla I di Iesus e sormontata da una croce, con intorno 12 stelle. È l’immagine divenuta celebre con la diffusione della Medaglia Miracolosa.

Altro salto temporale, il XX secolo, provato dalle due guerre mondiali. E’ il 13 giugno 1917, apparizione di Fatima. Lucia dos Santos, attribuisce queste parole a Maria:“Gesu’ vuole servirsi di te per farmi conoscere e amare. Egli vuole stabilire nel mondo la devozione al mio Cuore Immacolato”. Il 10 dicembre 1925 la Vergine riappare a Lucia, insieme a Gesù Bambino, con un nuovo messaggio: “A tutti coloro che per cinque mesi, al primo sabato, si confesseranno, riceveranno la santa Comunione, reciteranno il Rosario e mi faranno compagnia per quindici minuti meditando i Misteri, con l’intenzione di offrirmi riparazioni, prometto di assisterli nell’ora della morte con tutte le grazie necessarie alla salvezza”. Si tratta della “Grande promessa del Cuore Immacolato di Maria”.

L’istituzione della festa per la Chiesa universale, ad opera di Pio XII.

Nel 1944 la memoria liturgica divenne ufficiale, grazie all’intervento di Pio XII. La festa, infatti, fu resa universale a tutta la Chiesa, a ricordo della consacrazione del mondo al Cuore Immacolato di Maria, operata due anni prima dallo stesso pontefice su invito della beata Alexandrina Maria da Costa. Papa Pacelli utilizzò un radiomessaggio per diffondere l’atto di consacrazione. Era il 31 ottobre 1942, il mondo viveva tempi oscuri, di travagli, di guerra. Ecco le parole che Pio XII pronunciò in quella occasione:

“Regina del Santissimo Rosario, ausilio dei cristiani, rifugio del genere umano, vincitrice di tutte le battaglie di Dio! supplici ci prostriamo al vostro trono, sicuri di impetrare misericordia e di ricevere grazie e opportuno aiuto e difesa nelle presenti calamità, non per i nostri meriti, dei quali non presumiamo, ma unicamente per l'immensa bontà del vostro materno Cuore. A Voi, al vostro Cuore Immacolato, in quest'ora tragica della storia umana, ci affidiamo e ci consacriamo, non solo in unione con la Santa Chiesa, corpo mistico del vostro Gesù, che soffre e sanguina in tante parti e in tanti modi tribola, ma anche con tutto il mondo straziato da feroci discordie, riarso in un incendio di odio, vittima della propria iniquità (…)Finalmente, siccome al Cuore del vostro Gesù furono consacrati la Chiesa e tutto il genere umano, (…) noi in perpetuo ci consacriamo anche a Voi, al vostro Cuore Immacolato, o Madre nostra e Regina del mondo : affinché il vostro amore e patrocinio affrettino il trionfo del Regno di Dio, e tutte le genti, pacificate tra loro e con Dio, Vi proclamino beata, e con Voi intonino, da un'estremità all'altra della terra, l'eterno Magnificat di gloria, amore, riconoscenza al Cuore di Gesù, nel quale solo possono trovare la Verità la Vita e la Pace. ”.

La festa, inizialmente stabilita il 22 agosto, nell’Ottava dell’Assunta, venne spostata poi al giorno attuale (il primo sabato dopo il Sacro Cuore di Gesù) da una riforma del 1969, con il grado di memoria facoltativa.  Questa, divenne, successivamente, “obbligatoria” da Papa Giovanni Paolo II.


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