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Francescani a Mantova, otto secoli di missione: riflettori su giovani e bambini abbandonati

Redazione online
Pubblicato il 30-11--0001

Catechesi, giovani, mano tesa a bambini e ragazzi organi o abbandonati. La presenza dei Frati Minori a Mantova ha compiuto 800 anni. E nell'arco di questi otto secoli che il legame con la città lombarda si è intensificato sempre più. Ad oggi sono numerosi i fedeli che si richiamano intorno alla parrocchia di San Francesco e partecipano alle attività proposte dai frati. 

"BENVENUTO COSTRUISCI QUI IL CONVENTO"

La lunga sinergia tra Mantova e i francescani nasce proprio grazie a San Francesco, che, ritornando dall’Oriente nel 1220, approdò a Venezia e, percorrendo le città venete verso Milano, percorrendo la strada Cisa, forse giunse a Mantova dove lasciò il suo compagno di viaggio il Beato Benvenuto, perché in quel luogo costruisse un convento. I primi documenti che parlano della presenza dei frati risalgono al 1232.

UNA BASILICA DEDICATA AL "POVERELLO"

Al principio del secolo seguente (1304) i frati aprirono al culto una grande e bella chiesa, dedicata a San Francesco. Lungo il tempo fu ingrandita maggiormente, divenne una delle più belle chiese della zona, decorata da artisti insigni quali: Serafino da Modena, Stefano da Verona, il Mantegna. Nel 1439 i Minori Osservanti, succeduti ai Minori Conventuali, completarono l’edificio sacro e ampliarono il Convento, in modo da poter accogliere più di un centinaio di Frati.

IN PASSATO UNA SCUOLA PROFESSIONALE

La parrocchia conta circa 5.000 abitanti. Dal 1983, la parrocchia è dotata di una Casa Alpina situata a Tonezza del Cimone (Vicenza). In alcuni locali del convento, dal 1942, per iniziativa di Padre Egidio Gelain, funzionò la Scuola di Elettrotecnica per l’addestramento e specializzazione professionale, molto stimata ed apprezzata. In seguito la Scuola ebbe una sua sede propria accanto al convento. Nel 1985, la gestione della Scuola è stata ceduta a terzi.

LA CASA DEL FANCIULLO

Dal 2004 negli ambienti della scuola è stata collocata la sede operativa della Curia provinciale. Nell’ambito della parrocchia, in Via Beccaria, è sorta la "Casa del Fanciullo", con finalità di accogliere i ragazzi soli o abbandonati. Successivamente i locali ospitarono le attività parrocchiali. Nel 1988, la “Casa del Fanciullo” e la zona adiacente sono state consegnate alla diocesi che, successivamente, vi ha eretto la parrocchia intitolata ai Santi Francesco e Chiara.

AMPIO PROGETTO PASTORALE

In quest’ultimo decennio, la parrocchia si è dotata di un progetto pastorale parrocchiale che ha come punto di forza la formazione permanente mensile di tutti i laici impegnati in parrocchia, la lectio divina comunitaria nei tempi forti di Avvento-Natale e Quaresima-Pasqua, l’itinerario di formazione alla vita cristiana per i ragazzi articolato in tre momenti: la catechesi sacramentale, la catechesi biblico-liturgica, la catechesi esperienziale nei gruppi associativi.

ARALDINI, GI.FRA., ORDINE SECOLARE

Una cura speciale alle celebrazioni e alla formazione liturgica mediante la costituzione un numeroso gruppo di lettori e accoliti. Si è dato vita anche ai gruppi francescani araldini e araldi e alla Gi.Fra.; anche l’O.F.S. sta conoscendo una nuova primavera. Momenti forti e di particolare condivisione tra tutti i frati e la parrocchia sono le feste organizzate in occasione di speciali eventi della comunità.
Mimmo Del Guercio

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