fede

Fatima e le apparizioni

Francesco Lepore
Pubblicato il 30-11--0001

Il tredici maggio apparve Maria… Così inizia un canto popolare e così iniziò, 98 anni fa, il più importante evento mariofanico del XIX secolo. Era infatti il 13 maggio 1917 quando a Fatima, villaggio portoghese, tre bambini dicono di vedere e parlare con una Signora in bianco. I fanciulli sono Lucia dos Santos (10 anni) e i suoi cugini Francesco (9 anni) e Giacinta Marto  (7 anni). Luogo delle apparizioni è la frazione campestre della “Cova da Iria” (che significa “Conca della pace”).


  Apparsa su un elce, la Signora – con la quale solo Lucia colloquia – parla della necessità di pregare molto e di recarsi alla Cova il 13 di ogni mese per cinque mesi consecutivi. Le visioni si ripetono fino a ottobre in tale giorno tranne in agosto quando i pastorelli, trattenuti in carcere con l’accusa d’impostura, s’intrattengono con la Signora nella località dei “los Valinhos” il 19 di quel mese. Il 13 ottobre, giorno dell’ultima apparizione, la Signora rivela di essere la Madonna del Rosario e chiede che si costruisca in quel luogo una cappella in suo onore. Si verifica quindi il cosiddetto miracolo del sole: oltre 70mila persone, colpite da pioggia battente, vedono improvvisamente il sole girare su sé stesso e hanno l’impresssione che stia per precipitare sulla terra.


  L’apparizione più imporante è certamente quella del 13 luglio 1917, nel corso della quale la Signora rivela ai pastorelli un segreto. Le prime due parti di esso sono state rese note da Lucia nel 1938 e riguardano la visione dell’inferno, la devozione al Cuore Immacolato di Maria con la pratica dei primi 5 sabati del mese, l’annuncio della seconda guerra mondiale e dei danni che il totalitarismo comunista (indicato attraverso la menzione della Russia) avrebbe arrecato all’umanità.

  La terza parte è stata resa nota il 13 maggio 2000 per volontà di Giovanni Paolo II, che proprio un 13 maggio (quello del 1981) era stato vittima di un attentato e si era salvato – questo il suo convincimento – per intercessione della Madonna di Fatima. Si tratta di una rivelazione simbolica strettamente connessa con il preannuncio degli “errori sparsi per il mondo dalla Russia”. All’Angelo che eleva il triplice grido della penitenza fa seguito la visione del “vescovo vestito di bianco”, che avanza attraverso una città in rovina e giunge sulla cima di un monte, dove cade sotto colpi di un’arma da fuoco. Allo stesso modo vengono uccisi cristiani di ogni condizione, richiamo alle persecuzioni che essi avrebbero continuato a soffrire.


  Secondo quanto predetto dalla Madonna nell’apparizione del 13 giugno, Francesco e Giacinta “andarono presto in Cielo”: l’uno è infatti morto il 4 aprile 1919, l’altra il 20 febbraio 1920. Essi sono stati beatificati il 13 maggio 2000. Lucia, invece, dopo aver abbracciato la vita religiosa tra le Dorotee, è entrata il 25 marzo 1948 nel Carmelo di Coimbra col nome di Suor Maria Lucia di Gesù e del Cuore Immacolato. Qui ha continuato la sua missione di promotrice del messaggio d’amore e di pace, dato da Maria a Fatima. È morta il 13 febbraio 2005 e il 13 febbraio 2008 è stato aperto il relativo processo di beatificazione. 

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