Le visite dei pontefici
Vuoi fare un'esperienza di volontariato francescano? In Veneto è possibile sperimentarla! Te la offrono i frati Cappuccini che dal 1612 animano la comunità di Mestre
LA CHIESA DEGLI ALPINI
In Veneto la piccola chiesa dei Cappuccini di Mestre è conosciuta da numerose "penne nere" italiane (alpini). Al suo interno, infatti, conserva un'antica icona orientale, raffigurante la Beata Vergine Addolorata, conosciuta come "Madonna del Don".L'effige sacra venne recuperata, nell'inverno del 1942, in un'isba distrutta da un bombardamento nella cittadina di Belogorje, a pochi chilometri dal fronte posto sul fiume Don in Russia. La fece arrivare in Italia, poco prima della tragica ritirata di Russia, padre Policarpo Crosara, cappellano alpino del Btg. "Tirano" (Divisione "Tridentina").
AIUTO AI CARCERATI
Nella comunità locale, invece, la fraternità è nota sopratutto per il notevole impegno nel sociale. Fra le attività svolte a Mestre vanno ricordate la "Sesta Opera", fondata per assistere le famiglie dei carcerati e gli ex-carcerati (esperienza sfociata nella Cooperativa "G. Olivotti"), e l'opera di assistenza religiosa ai ferrovieri del compartimento di Venezia. Sul versante culturale, per un certo periodo, lavorò alacremente il Cenacolo "S. Carlo" (concerti musicali, mostre di pittura…).
IL VOLONTARIATO
La fraternità è sopratutto in prima linea con il "volontariato francescano", insieme ad altre venti fraternità della Provincia cappuccina del Veneto e Friuli.
«Da sempre - si legge sul portale della fraternità - i frati Cappuccini hanno cercato di vivere il carisma della "fraternità" accanto ai poveri, vivendo le loro povertà e la loro umile condizione.Assieme ai frati hanno sempre collaborato numerose persone, spesso senza organizzazioni particolari».
La diminuzione numerica dei frati e l'aumento dei collaboratori volontari hanno spinto alla costituzione dell'Associazione "Amici di S. Francesco" nata il 15 febbraio 1999.
SINERGIA CON I FRATI
I volontari (giovani, pensionati, uomini e donne) svolgono una vera e propria attività di collaborazione e talvolta anche di supplenza laddove oggi non possono arrivare i frati: mense per i poveri o altre attività caritative; collaborazione all'attività missionaria; servizi alle chiese, ai conventi, ai campiscuola estivi; servizi per le fraternità stesse: cucina, sartoria, portineria, pulizie varie, piccole manutenzioni, ecc.
IL RUOLO DEL GUARDIANO
Fanno parte dell'Associazione tutti coloro che prestano un'attività gratuita e volontaria nei vari ambiti delle fraternità dei frati Cappuccini del Veneto e Friuli Giulia.
A livello locale, i volontari fanno capo al guardiano [superiore] della fraternità dei Cappuccini, anche quando hanno un loro organo direttivo, con un responsabile e un Consiglio da loro eletto. Ogni attività viene svolta sotto la guida, gli orientamenti e in armonia con il guardiano e la fraternità.
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