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E’ venerabile fra Costantino Mazzieri, eroe tra i lebbrosi dello Zambia

Gelsomino Del Guercio OFMConv.net
Pubblicato il 20-04-2022

Umile, mite e amato dalla gente

Papa Francesco ha riconosciuto le virtù eroiche del Servo di Dio Francesco Costantino Mazzieri, dell’Ordine dei Frati Minori Conventuali, vescovo di Ndola (Zambia). Frate Costantino è morto in fama di santità nel 1983. E’ stato un missionario di lungo corso che si spese per curare lebbrosi e ammalati in un territorio che prima del suo arrivo, non conosceva Dio. La presenza cristiana, infatti, non esisteva.

FRATE A 19 ANNI
Il Venerabile Francesco Costantino Mazzieri nacque il 25 marzo 1889 ad Abbadia di Osimo (Italia). Emise la professione solenne, entrando nell’Ordine dei Frati Minori, il 15 agosto 1909, a diciannove anni.

DOVE FU INVIATO
Sentendosi chiamato a partire in missione, nel 1930 fu inviato, insieme a sei confratelli, nell’attuale Zambia, nel distretto di Ndola (allora Nord Rhodesia), che era una colonia britannica dove ancora era totalmente assente la presenza della Chiesa cattolica.

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VESCOVO DIOCESANO
Si dedicò ad una graduale ed intensa evangelizzazione di questo territorio, per far nascere e crescere la Chiesa in questa zona in condizioni difficili ed impervie. La presenza cattolica, grazie alla sua missione, ha avuto una crescita importante. Tant’è che nel 1949 divenne vescovo e nel 1958 nella “sua” Ndola fu istituita la diocesi.

DOPO LA “PENSIONE”
Frate Mazzieri visse circa trentasei anni di assidua e intensa attività missionaria. Una volta in “pensione” da vescovo (a 75 anni), per il grande amore alla missione, scelse di risiedere nella zona rurale di Santa Teresa (Ibenga-Zambia), vivendo come frate con i suoi confratelli e continuando la sua attività pastorale. Morì il 19 agosto 1983, all’età di 94 anni, a Ibenga (Zambia).

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UMILE E AMATO
Il Venerabile Mazzieri, si legge su causesanti.va, fu un esemplare francescano missionario. Dedito alla preghiera, umile, mite, di intensa carità, era amato dalla gente. La sua bontà lo portava a vedere il bene. Si dedicò agli ammalati e ai sofferenti, prodigandosi in modo eroico per i lebbrosi.

LA FAMA DI SANTITA’
Fu vicino ai sacerdoti e aiutava anche quelli che avevano abbandonato il ministero. Operò in un ambiente in cui persistevano forme di colonialismo, mantenendosi lontano da qualsiasi genere di discriminazione. Fu circondato da fama di santità, che rimase costante anche dopo la morte.

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