fede

Benedetto XVI: 'La relazione personale con Dio è essenziale'

Redazione online
Pubblicato il 30-11--0001

Dopo un mese di pausa, a luglio, papa Benedetto XVI ha ripreso oggi le udienze generali del mercoledì. È stato un incontro breve, quello del pontefice con i circa 1500 fedeli presenti in piazza della Libertà a Castel Gandolfo: poco più di venti minuti, il tempo necessario per riallacciare le fila delle catechesi sulla preghiera iniziate lo scorso 4 maggio e per salutare un gruppo di giovani che hanno lavorato nelle zone terremotate del Nord Italia.

“Saluto i ragazzi… provenienti dalle zone dell'Emilia Romagna e della Lombardia colpite dal recente terremoto”, ha detto papa Ratzinger al termine dell'udienza. Prima, durante la catechesi, il pontefice aveva ricordato la figura di Sant'Alfonso Maria de' Liguori, fondatore della Congregazione del Santissimo Redentore (i redentorista), patrono degli studiosi di teologia morale e dei confessori.

Per Sant'Alfonso, la preghiera è “il mezzo necessario e sicuro per ottenere la salvezza e tutte le grazie di cui abbiamo bisogno per conseguirla”. “In ogni situazione della vita – ha aggiunto papa Ratzinger - non si può fare a meno di pregare, specie nel momento della prova e nelle difficoltà”. Il papa ha ricordato come, pur in un clima segnato da “grande rigorismo, frutto dell'influsso giansenista”, Sant'Alfonso raccomandasse ai confessori di manifestare “l'abbraccio gioioso di Dio Padre che nella sua misericordia infinita non si stanca di accogliere il figlio pentito”.

Dicendo che la preghiera è un mezzo necessario, ha osservato Benedetto XVI, “Sant'Alfonso voleva far comprendere che in ogni situazione della vita non si può fare a meno di pregare, specie nel momento della prova e nelle difficoltà”. È necessario “bussare” sempre “con fiducia alla porta del Signore”, ha aggiunto, senza aver paura di “ricorrere a Lui e di presentargli con fiducia le nostre richieste, nella certezza di ottenere ciò di cui abbiamo bisogno”.

“Spesso – ha ammesso il pontefice - riconosciamo il bene, ma non siamo capaci di farlo” e in questo la preghiera aiuta perché “ci fa discernere il vero bene e, fortificandoci, rende efficace anche la nostra volontà, cioè la rende capace di attuare il bene conosciuto”.(Vatican Insider)

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