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800 anni di santità francescana

Gelsomino Del Guercio
Pubblicato il 20-11-2023

Ecco le 4 caratteristiche di un santo francescano

Ottocento anni di santità francescana, nei quali centinaia di donne e uomini hanno condiviso e vissuto il progetto di San Francesco accogliendo Dio senza riserve, osservando il Vangelo in obbedienza e castità. Quest’anno, come ricordano i Frati Minori, la Festa di Tutti i Santi della Famiglia Francescana (29 novembre) cade nel giorno degli 800 anni dell’approvazione, da parte di Onorio III, della Regola bollata dell’Ordine (1223-2023). In quella data saranno ricordati e pregati gli oltre settecento santi e beati del primo, secondo e terzo Ordine.

I SANTI PIU’ FAMOSI
Ecco chi sono i santi più famosi dell'ordine francescano. San Francesco d'Assisi, il fondatore dell'ordine, canonizzato nel 1228. Sant'Antonio di Padova, predicatore e taumaturgo, canonizzato nel 1232. San Bonaventura da Bagnoregio, teologo e cardinale, canonizzato nel 1482. Santa Chiara d'Assisi, cofondatrice dell'ordine delle Clarisse, canonizzata nel 1255. Santa Elisabetta d'Ungheria, regina e mistica, canonizzata nel 1235. Santa Caterina da Siena, mistica e riformatrice, canonizzata nel 1461. Santa Rita da Cascia, terziaria francescana, canonizzata nel 1900.

I MARTIRI FRANCESCANI
L'ordine francescano ha anche prodotto una serie di santi martiri, che hanno dato la vita per la loro fede. Ricordiamone alcuni. I protomartiri francescani, uccisi in Marocco nel 1220. San Paolo Miki e compagni martiri, uccisi in Giappone nel 1597. San Francesco Saverio, missionario e martire, canonizzato nel 1622. San Pietro Canisio, teologo e missionario, canonizzato nel 1925.

SANTI “NASCOSTI”
Oltre ai santi e ai beati ufficialmente canonizzati, l'ordine francescano ha una lunga tradizione di santità "nascosta". Si tratta di persone che hanno vissuto una vita di fede e di carità, ma che non sono state riconosciute ufficialmente dalla Chiesa. Queste figure, spesso dimenticate, sono comunque un esempio di santità e di testimonianza cristiana.

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COME SI “DIVENTA” SANTI FRANCESCANI?
Le caratteristiche della santità francescana sono basate sulla spiritualità di San Francesco d'Assisi, che è caratterizzata da un profondo amore per Dio e per il prossimo, da un'autentica povertà evangelica e da un impegno per la giustizia e la pace.

AMORE PER DIO
L’amore per Dio si manifesta nella loro devozione alla preghiera, alla meditazione e alla contemplazione. I santi francescani sono anche caratterizzati da un amore per la creazione di Dio, che si manifesta nel loro rispetto per la natura e per gli esseri viventi.

AMORE PER IL PROSSIMO
I santi francescani sono caratterizzati anche da un profondo amore per il prossimo. Questo amore si manifesta nella loro compassione per i bisognosi, nella loro disponibilità al servizio e nella loro lotta per la giustizia sociale. I santi francescani sono anche caratterizzati da un amore per la pace, che si manifesta nel loro impegno per la riconciliazione e la fratellanza tra gli esseri umani.

POVERTA’ EVANGELICA
I santi francescani sono caratterizzati da un'autentica povertà evangelica. Questo significa che hanno scelto di vivere una vita semplice e disinteressata, concentrandosi sulle cose spirituali piuttosto che sulle cose materiali. I santi francescani sono anche caratterizzati da un amore per la povertà, che si manifesta nella loro compassione per i poveri e nella loro lotta contro l'ingiustizia sociale.

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GIUSTIZIA E PACE
Infine, la santità francescana si manifesta con un impegno concreto per la giustizia e la pace. Questo impegno si manifesta nella loro lotta contro l'ingiustizia sociale, nella loro promozione della pace e nella loro testimonianza di amore e compassione. I santi francescani sono anche caratterizzati da un amore per la giustizia, che si manifesta nella loro difesa dei diritti umani e nella loro lotta contro ogni forma di discriminazione.

LA LEZIONE DI SAN BONAVENTURA
San Bonaventura nella sua “Apologia pauperum”, dopo una breve spiegazione delle Beatitudini, riassume così la santità francescana: «[...] Francesco, patriarca dei poveri, che all’inizio della sua Regola propone i tre capisaldi della vita religiosa: “La Regola dei Frati Minori consiste nel mettere in pratica il Santo Vangelo di Gesù Cristo, vivendo nell’obbedienza, nella povertà e nella castità”. E in seguito raccomanda altre tre cose, che integrano e in certo modo completano le precedenti: “Riflettano i frati che devono desiderare più di ogni altra cosa di possedere lo spirito del Signore e di agire secondo la sua santa volontà; che devono saper pregare Dio con cuore puro e possedere l’umiltà e la pazienza nelle tribolazioni e nelle malattie; che devono avere una predilezione speciale per quanti ci perseguitano, ci disprezzano e ci insultano».

SULLE ORME DI CHIARA E FRANCESCO
Scrivono i Frati Minori: «In virtù del nostro battesimo siamo tutti chiamati alla santità, come ci ricorda Papa Francesco nella sua Esortazione Apostolica “Gaudete et Exsultate”; sulle orme di Francesco, Chiara e di tutti i Santi francescani, lasciamo che lo Spirito Santo ci guidi nel nostro tempo e trasformi tutto ciò che sembra ordinario, se non addirittura da scartare, in qualcosa di straordinario e prezioso agli occhi di Dio e del prossimo».

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