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Economy of Francesco, arriva il 'Pranzo sospeso' per i poveri

La Gazzetta del Mezzogiorno Pixabay
Pubblicato il 04-03-2020

L'App promossa da una pastorale giovanile pugliese con il sostegno della Caritas

Un modo per contrastare tutti gli abusi legati ai falsi poveri e al racket dell’elemosina, garantendo un aiuto concreto a chi ha davvero bisogno, ai mendicanti e ai senzatetto che popolano le città e le stazioni ferroviarie in particolare. «Di stazione in stazione» è l’iniziativa promossa dalla Caritas insieme alla Pastorale giovanile della Diocesi di Conversano-Monopoli, che verrà presentata a Papa Francesco il 21 novembre ad Assisi durante l’evento «Economy of Francesco», che vedrà la partecipazione di esperti e di premi Nobel.

L’iniziativa nasce dal desiderio di incontrare i più poveri. Il cammino, una «Via Lucis» itinerante lunga 4mila chilometri che toccherà le stazioni centrali delle 14 città metropolitane italiane, intende anche rianimare le comunità al senso della solidarietà, proponendo l’utilizzo di «Tucum». È un’app sviluppata da Giandonato Salvia, laureato in Economia degli intermediari e dei mercati finanziari all’Università di Bari, con il sostegno di Caritas Italiana, che sull’esempio del «caffè sospeso» permette di offrire un pasto alle persone bisognose, contrastando così il fenomeno del racket dell’elemosina.

Tale cammino sarà presentato dai giovani della Diocesi al Papa, ad Assisi, dove migliaia di giovani economisti si riuniranno per «ridare un’anima all’economia di oggi». Questo il calendario, ufficializzato ieri. Tappa iniziale Bari, domenica 19 aprile. Seguiranno: il 20 Reggio Calabria (445 chilometri), il 21 Catania (130), il 22 Palermo (210), il 23 Messina (225), il 24 Napoli (500), il 25 Roma (225), il 26 Cagliari (600), il 27 Firenze (685), il 28 Genova (240), il 29 Torino (140), il 30 Milano (140). Ancora, primo maggio a Venezia (270), sabato 2 ultima tappa a Bologna (150).

Grazie all’applicazione «Tucum» i volontari, sull’esempio del «pranzo sospeso» potranno distribuire le elemosine a favore delle persone più bisognose, affinché possano ritirare prodotti di prima necessità direttamente dai negozi convenzionati. L’innovazione sta nel fatto che chi fa il gesto di gratuità non ha bisogno di mettere i soldi nel cappello del mendicante in cui si imbatte per strada: basta donare attraverso la moneta elettronica, contrastando così tutti gli abusi legati all’elemosina che sovente finisce nelle tasche di malintenzionati. «Tucum», dunque, è ben più di una app: è l’essenza dell’economia sospesa, il miracolo della condivisione. Proprio per questo, i volontari hanno pensato di incontrare in prima persona i poveri che spesso si concentrano nelle stazioni e nelle aree limitrofe e coinvolgeranno le attività commerciali che con «spirito Francescano» vorranno convenzionarsi mettendo a disposizione un pranzo o merce utile, «sospesa».

Antonio Galizia - La Gazzetta del Mezzogiorno

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