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Napa Valley: terremoto di 6 gradi, è stato di emergenza vicino St. Francisco

Redazione online
Pubblicato il 30-11--0001

Il governatore della California, Jerry Brown, ha dichiarato lo stato di emergenza nella zona meridionale della Napa Valley dopo la scossa di terremoto di magnitudo 6 che alle 3,20 di domenica (le 12,20 in Italia) è avvenuta appena a nord della baia di San Francisco. L’epicentro, riferisce il Servizio geologico degli Stati Uniti (Usgs), è stato individuato ad American Canyon a 10,8 chilometri di profondità non lontano da Napa.

Danni e feriti

Alle prime luci dell’alba sono apparsi evidenti i danni. Gli ospedali segnalano sei feriti gravi (tra i quali un bambino) e 120 persone che si sono fatte medicare per ferite di minore entità. Alcuni edifici del centro di Napa sono rimasti seriamente danneggiati, anche se nessuno è crollato. Nel centro della cittadina i vetri delle vetrine sono finiti in frantumi. I vigili del fuoco sono intervenuti per spegnere incendi in case mobili: quattro sono state distrutte mentre altre due sono rimaste danneggiate. «Ci sono stati crolli e incendi», ha detto il capitano dei vigili del fuoco di Napa, Doug Bridewell, parlando davanti alle macerie di un palazzo in cui erano appena state spente le fiamme. Oltre 20 mila abitazioni sono rimaste senza energia elettrica nelle contee di Napa e Sonora ha aggiunto un comunicato della Pacific Gas and Electric Company.

Napa Valley

La Napa Valley è il cuore dell’industria vinicola californiana. I produttori in queste ora stanno controllando le cantine per fare una stima dei danni alle botti e alle bottiglie, molte delle quali sono state rovesciate e finite in frantumi in seguito al terremoto. L’Usgs ha reso noto che si aspettano da 30 a 70 scosse di assestamento di 3-5 gradi nei prossimi sette giorni.

Il più forte dal 1989

Il terremoto di domenica 24 agosto è il più forte nella Bay Area californiana dal 1989, quando una scossa di 6,9 gradi della scala Richter colpì l’area di Loma Prieta (il bilancio fu di una sessantina di vittime). Un recente studio geologico pubblicato lo scorso maggio ipotizza che il famoso Big One, la scossa che potrebbe distruggere di nuovo San Francisco dopo il disastroso terremoto del 1906, potrebbe non avvenire mai. Infatti un’attenta analisi degli ultimi 320 anni della zona segnala due scenari per l’attività sismica locale: l’accumulo costante di tensioni che poi vengono scaricate in un unico imponente terremoto distruttivo, oppure il rilascio dello stress accumulato in una serie di sismi minori (anche se sempre molto forti) in intervalli di tempo ravvicinati. La zona ha manifestato entrambi gli scenari. Ma secondo gli studiosi le caratteristiche geologiche della zona di San Francisco rendono più probabile uno scenario di terremoti intensi e frequenti (come quello della Napa Valley) piuttosto che uno di una scossa distruttiva seguita da un lungo periodo di calma. La Repubblica

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