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La cattedrale di San Patrizio a Melbourne e la statua di Francesco d'Assisi

Antonio Tarallo Wikipedia
Pubblicato il 17-03-2021

L’Italia e l’Irlanda si incrociano in Australia grazie a una statua del Poverello 

San Patrizio e la sua fede semplice: si definiva, infatti, nel suo libro “Confessione” “un povero ignorante”. San Patrizio e il famoso pozzo del Purgatorio. San Patrizio e il suo viaggio in Gallia per poi tornare alle terre dell’Isola Verde, così è chiamata la sua Irlanda. Ma soprattutto san Patrizio e le sue leggende, innumerevoli. A cominciare dalla fine. Un percorso a ritroso, potrebbe stuzzicare la nostra memoria. E per “la fine” si intende la sua sepoltura, anch’essa ammantata da leggenda. Si narra - infatti - che prima della sua morte, un angelo predice a Patrizio che due buoi selvaggi avrebbero preceduto il suo carro funebre e avrebbero scelto il luogo della sepoltura del corpo. E fu proprio così: le spoglie del santo furono affidate a una coppia di buoi che, senza guida, le deposero a Down, nell’Irlanda del Nord, che da allora cambiò il nome in Downpatrick. Sappiamo - inoltre - che il simbolo dell’Irlanda è il trifoglio. Ma perchè? Ecco spiegato il motivo, attraverso proprio una leggenda. Si narra che san Patrizio illustrò ai celti il concetto della trinità sfogliando i petali di un trifoglio. E poi c’è la leggenda dei serpenti. Era il 441, quando il santo irlandese trascorse 40 giorni e 40 notti sul monte Croagh Padraig. Al termine dell’ultimo giorno, il patrono d’Irlanda scagliò un campana su una pendice del monte, scacciando dall’isola tutti i serpenti, simbolo di impurità. 

Leggende e storie che un po’ tutti conosco, forse. Ma pochi invece sanno di un “sottile legame” tra la figura del santo irlandese e Francesco d’Assisi. Possiamo definirlo un legame “artistico-architettonico”. Non si tratta né di leggenda né di storia, quindi.  I due santi furono “distanti” per epoca e posizione geografica. Ci ha pensato la cattedrale cattolica di Melbourne, in Australia, a far sì che le due figure di santità si incontrassero. Come? Spostiamoci, allora, nella città australiana. St Patrick's Cathedral è il principale luogo di culto cattolico della città ed è sede vescovile dell'arcidiocesi di Melbourne. La chiesa è una perla dello stile neogotico. Nel 1851, dodici anni dopo la fondazione di Melbourne, il segretario coloniale di Victoria rilasciò alla chiesa cattolica un terreno nella zona orientale della città per costruire una chiesa. Poco tempo dopo, si decise di costruire proprio in questo spazio la chiesa dedicata a San Patrizio: la gran parte della prima comunità cattolica di Melbourne era di origine irlandese. Naturale dedicarla a St. Patrick.  Sullo spazio verde attiguo alla cattedrale, però, c’è una particolarità: troneggia la statua di san Francesco d’Assisi. E’ una statua particolare, se notiamo bene. Differente da quelle che siamo abituati a vedere. Un san Francesco quasi moderno, potremmo definirlo. Sembra colto in un momento di quotidianità. Eppure non è così. Il suo volto esprime a un “ignoto” interlocutore la sorpresa e la ricerca di una spiegazione alle sue mani stigmatizzate. La mano destra regge quella sinistra, e il busto è in torsione verso “qualcuno” che dovrebbe spiegargli cosa stia accadendo. Un simbolo francescano oltre oceano che desta un po’ di curiosità. Ancor di più posto in una chiesa che non ha nulla a che fare - a primo acchito - con la figura del Poverello di Assisi. 

E, invece, se entriamo meglio nella storia della città di Melbourne un certo legame anche in questo caso è possibile scovarlo. Quella statua di san Francesco posta in quel luogo rappresenta l’unione con l’originaria sede del vescovo della città australiana.  Infatti, il 28 aprile 1839 un comitato di cattolici a Port Philip, scrisse Bede Polding , vicario apostolico di New Holland, chiedendo un sacerdote. Polding inviò un frate francescano appartenente all’Ordine dei Minori, padre Patrick Geoghegan, irlandese. È stato lui il primo sacerdote cattolico residente nel distretto di Port Phillip nel New South Wales . Fu allora che si costruì una prima chiesa cattolica a Melbourne. E non poteva che essere dedicata a san Francesco. Infatti,  la prima pietra fu posta il 4 ottobre 1841. Nel 1848, la chiesa di San Francesco divenne la chiesa cattedrale del primo vescovo cattolico di Melbourne, James Goold , e continuò come cattedrale fino al 1868, quando la sede diocesana fu spostata nella cattedrale di San Patrizio ancora incompiuta. Quella statua posta lì sta a testimoniare una storia del tutto straordinaria che - in una certa misura - lega i due santi patroni: Patrizio e Francesco. L’Italia e l’Irlanda si incrociano in Australia. 

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