esteri

Europa, l'Unione più solidale di cui abbiamo bisogno

Jürgen Kaube e Maurizio Molinari Pixabay
Pubblicato il 29-07-2020

Tutti i Paesi dell'Ue affrontano oggi il rischio comune di una grave crisi economica 

I recenti negoziati sul bilancio dell'Ue e sui finanziamenti a compensazione dei danni causati dal coronavirus hanno dimostrato che la ripresa post Covid rappresenta un'opportunità in grado di rafforzare l'Unione europea e un rischio che può avere esito diametralmente opposto. L'opportunità nasce dal fatto che la quasi totalità dei Paesi europei è stata colpita all'improvviso da un nemico invisibile, che non si arresta ai confini di nessuna nazione, e dalla presa di coscienza che l'Europa è un sistema politico-economico in cui nessun Paese può prosperare se gli altri sono in perenne difficoltà.

Tutti i Paesi dell'Ue affrontano oggi il rischio comune di una grave crisi economica che potrebbe distruggere posti di lavoro, minare la prosperità e uccidere la speranza per milioni di cittadini. Questo enorme rischio può spingere l'Europa a concertare una politica comune mirata alla ripresa, a combattere le ineguaglianze, riaffermare lo stato di diritto, creare nuovi posti di lavoro, tutelare il clima, promuovere i diritti digitali e far ripartire l'economia nel complesso.

Ma se non si giungerà all'unità, se le divisioni e l'egoismo nazionale avranno la meglio, avremo l'effetto opposto, ciascun Paese andrà per la sua strada e la ripresa arricchirà alcuni stati e ne impoverirà altri.

Significa consentire ai populisti, di ogni colore, nazione e origine, di sfruttare le divisioni per rilanciare la sfida contro l'Europa e, in senso più ampio, contro le istituzioni democratiche in ciascun Paese.

Sta ai leader e ai cittadini dell'Unione europea cogliere l'opportunità ed evitare il rischio. Dipende da loro ed è un banco di prova della capacità di leadership agli occhi del resto del mondo. Dato che l'ultimo Consiglio europeo e i negoziati tra gli stati membri indicano che è possibile che prevalga il disaccordo, spetta a noi mobilitarci e dire con chiarezza che bisogna agire assieme per far ripartire la nostra economia. La mancata unità di intenti farà solo il gioco di chi auspica il crollo dell'Europa, ossia i populisti all'interno e gli avversari strategici all'esterno. Sono entrambi impazienti di dividere l'Europa e ancor più soddisfatti se sarà l'Europa stessa a dividersi, in Est e Ovest, Sud e Nord in una fascia povera e una ricca col più stupido dei nomi: "i cinque frugali". Come se il benessere delle nazioni non dipendesse sia dall'ordine politico-economico interno che dalla cooperazione esterna.

In tempi di crisi è quanto mai importante non perdere la testa. Ma anche non dimenticare il cuore, che batte per l'Europa, intesa come casa nostra. La Frankfurter Allgemeine Zeitung e La Repubblica hanno deciso di dare avvio con questo articolo alla pubblicazione congiunta e alla traduzione nelle rispettive lingue degli articoli dei "Goethe-Vigoni Discorsi" che affermano la necessità di porre il rafforzamento dell'Europa come principale obiettivo del semestre tedesco di presidenza della Ue. (Reoubblica - Jürgen Kaube è direttore del quotidiano tedesco Frankfurter Allgemeine Zeitung Traduzione di Emilia Benghi)

Cari amici la rivista San Francesco e il sito sanfrancesco.org sono da sempre il megafono dei messaggi di Francesco, la voce della grande famiglia francescana di cui fate parte.

Solo grazie al vostro sostegno e alla vostra vicinanza riusciremo ad essere il vostro punto di riferimento. Un piccolo gesto che per noi vale tanto, basta anche 1 solo euro. DONA