cultura

Dopo 797 anni si rinnova l'incontro tra Francesco ed il Sultano

Redazione online
Pubblicato il 30-11--0001

Il viaggio di Francesco iniziò nel 1219 ad Ancona, nel pieno della Quinta Crociata, bandita dal Concilio Lateranense. Assieme a 12 suoi compagni Francesco si recò presso il campo crociato di Damietta "Con la ferma intenzione di presentarsi al Sultano d'Egitto" (come scrive San Bonaventura). Una volta arrivato Francesco iniziò a predicare contro la violenza delle crociate, attirandosi le ira del bellicoso delegato pontificio Pelagio Galvan. Sempre San Bonaventura racconta di come il Sultano abbia effettivamente accolto il Santo Poverello per un certo numero di giorni "anzi lo invitò pure con certa insistenza a rimanere con lui". Numerosi furono i teologi ed i saggi che incontrarono il Santo per un dibattito tra le due religioni.



Ma come riuscì San Francesco, senza l'appoggio dei cristiani o dei Crociati, ad incontrare il Sultano? Il suo rimane l'unico caso di fruttuoso incontro con Malik al-Kamil, preceduto e seguito da una lunga serie di insuccessi. Come poté dunque Francesco incontrare il Sultano e dialogare con i massimi rappresentanti del Sufismo del tempo in un periodo in cui il tenore dei rapporti tra le due comunità non permetteva alcun tipo di dialogo?



Per rispondere è necessario introdurre la figura di Maulana Rumi, maestro Sufi definito "il San Francesco dell'Islam". Costui e Francesco potrebbero aver avuto conoscenze in comune, in particolare Ali ibn Muhammad idn al-Arabi, uno dei più grandi mistici islamici. Costui avrebbe quindi potuto fungere da trait d'union tra Maulana e Francesco, ipotesi corroborata dai molti elementi Sufici che emergono nella vita di Francesco e dalle numerose affinità tra i due.



Secondo la filosofia Sufi ogni essere umano necessita di un Maestro, capace di guidarlo e preservarlo dagli errori. Appare quindi possibile che S. Francesco sia stato "iniziato" da un Sufi, e che questo gli abbia permesso di raggiungere indenne il Sultano. La vicinanza di Francesco all'Islam è riaffermata al momento della stesura della prima regola francescana. Le direttive di Francesco risultarono talmente aliene dalla mentalità del tempo che il Santo Poverello fu costretto ad eliminarle in parte prima di poter ottenere l'approvazione da parte del Papa.



Se anche l'incontro tra Francesco ed il Sultano può apparire come un caso isolato, esso dimostra che anche nei periodi di maggior eclisse dello spirito, ieri come oggi, l'umanità avverte la necessità di Maestri Illuminati, guide capaci di condurla, di spingerla a guardare oltre il materiale quotidiano, verso una Realtà Spirituale che abbraccia tutto e tutti. Francesco e Maulana Rumi furono guide al loro tempo, il loro messaggio risuona attraverso il tempo, attuale ieri come 800 anni fa.

Cari amici la rivista San Francesco e il sito sanfrancesco.org sono da sempre il megafono dei messaggi di Francesco, la voce della grande famiglia francescana di cui fate parte.

Solo grazie al vostro sostegno e alla vostra vicinanza riusciremo ad essere il vostro punto di riferimento. Un piccolo gesto che per noi vale tanto, basta anche 1 solo euro. DONA