cronaca

SVOLTA NEL DELITTO DELLA PROFESSORESSA ROSBOCH, LA MADRE SAPEVA TUTTO

Redazione online
Pubblicato il 30-11--0001

E poi c’è la pistola. Gabriele l’aveva affidata al complice-amante. Per ora non si trova. Infine spunta Federica, una donna che, secondo la fidanzata, Sofia Sabhou, aveva iniziato Gabriele all’uso della cocaina.

Caterina Abbattista sapeva perfettamente che la mattina del 13 gennaio (alle 15,30 Gloria Rosboch sarebbe stata strangolata nella strada Rossetto di Rivara) il figlio Gabriele Defilippi non sarebbe stato a casa. Così chiese al suo ex compagno, Silvio Chiappino, di organizzarsi per tenere nell’abitazione della madre l’altro figlio di tredici anni. Ma gli avvocati difensori, Pierfranco Bertolino e Matteo Grognardi, affermano l’esatto contrario: «Abbiamo elementi tecnici in mano che ribalteranno alcune delle conclusioni dell’accusa». 

E la storia di Caterina, presunta truffatrice come il figlio, si riverbera nella ricostruzione puntuale degli inquirenti: l’operatrice socio-sanitaria era riuscita a impadronirsi di 21 mila euro dell’ex convivente Valerio Miot: «Mi mise sulla strada quando si accorse che non avevo più soldi e che ero malato». Caricato l’uomo sulla sua auto, lo scaricò davanti alla sede della Cri, lui e uno zainetto con pochi effetti personali. Lo aveva indotto a contrarre un prestito alle Poste, di cui lui pagava le rate. Non gli restituì un cent. Questa dark lady dallo sguardo lacrimante è poi riuscita a impadronirsi di 310 mila euro: Chiappino le comprò la casa, la arredò a sue spese e le estinse un debito di 20 mila euro. Lei e Gabriele, in coppia, si dedicano a un altro affare: l’acquisto di un albergo da 300 mila euro. Lui avrebbe pagato 250 mila, la «socia», Efisia Rossignoli, 50 mila. lastampa.it

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