cronaca

Musei Vaticani, riapertura nel segno di Dante

Redazione Afp - Andreas Solaro
Pubblicato il 06-05-2021

Dopo il terzo stop imposto dalla pandemia

I Musei vaticani riaprono, dopo il terzo stop imposto dalla pandemia, con un percorso permanente di visita, online e nelle sale, dedicato a Dante, nel 700° anniversario della morte, attraverso le opere che rimandano alla sua figura e alla Divina Commedia. “Riapriamo in sicurezza, è il momento migliore per visitare i Musei”, assicura il direttore, Barbara Jatta, a Vatican news: prenotazione online obbligatoria sul sito www.museivaticani.va , ingressi scaglionati e contingentati, obbligo di mascherina,  misurazione della temperatura con termoscanner integrato nei varchi di sicurezza e il distanziamento assicurato dagli oltre 7 chilometri del percorso di visita, continuamente arieggiato e ricco di grandi gallerie, cortili e

L’iniziativa divulgativo-espositiva “Dante nei Musei Vaticani”, fino al 31 dicembre, è “una sorta di percorso permanente – si legge sul sito dei Musei vaticani – attraverso quelle opere e testimonianze visive che rimandano, direttamente o simbolicamente, al poeta fiorentino e al suo capolavoro: la Divina Commedia”. Le schede e la documentazione fotografica che si trovano sul portale dei Musei, scaricabili e stampabili, sono una mini guida da portare con sé “quando si vorrà andare personalmente alla scoperta dei luoghi e dei simboli danteschi all’interno degli ambienti e delle collezioni pontificie”. Nel dossier curato da Adele Breda, del Reparto per l’Arte bizantino-medievale, coordinatrice dell’intero progetto didattico, ci sono i ritratti di Dante di Raffaello Sanzio nella Stanza della Segnatura, come poeta nell’affresco del “Parnaso”, e poi tra i beati nella “Disputa del Sacramento”. Ma anche alcune opere ricordate dal Poeta nella Divina Commedia, dalla grande pigna in bronzo dorato di epoca romana, che oggi svetta nel Cortile detto appunto della Pigna, ad opere dalle quali Dante trasse ispirazione, come il demone etrusco Caronte nel Museo Etrusco. Quindi il Michelangelo del Giudizio Universale, che certo ha in mente i tre regni di Dante, Inferno, Purgatorio e Paradiso, quando realizza il suo capolavoro, e infine le coloratissime visioni dell’universo dantesco nella Divina Commedia illustrata da Salvador Dalì e le tavole realizzate per l’Inferno da Robert Rauschenberg, esposte nella Galleria dell’Arte Contemporanea. (Acistampa)

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