attualita

Umbria, religione  e spiritualità affascinano il turismo

Redazione online
Pubblicato il 30-11--0001

Nella città della Pace affrontando una salita, né molto lunga, né troppo ripida, succede che ci si trova al cospetto della Basilica di San Francesco. L'impatto è forte. Mozza il fiato. Poi, entrando, il visitatore prenderà l'ossigeno a pieni polmoni ammirando dipinti eccezionali. La Storia dell'Arte lo racconta e i turisti provenienti da ogni parte del mondo lo sanno bene che lo straordinario risultato finale è dovuto al contributo di artisti come Cimabue e Giotto, le cui sperimentazioni hanno fatto, della basilica di Assisi, uno dei luoghi più importanti per l'evoluzione dell'arte italiana ed europea tra il Duecento e il Trecento. E per far rivivere questa meravigliosa atmosfera anche oggi nella città della Pace, dal 6 al 9 maggio si materializzerà il Calendimaggio, la suggestiva rievocazione storica medievale. Sarà battaglia tra «Parte de Sotto» e «Parte de Sopra» per festeggiare il ritorno della Primavera. E questo è solo uno degli spettacoli che la generosa Umbria regala a chi decide di soffermarsi, non curante del tempo che passa, alla ricerca del Sacro nell'arte. C'è un luogo poi, che è l'Eremo delle Carceri in cui San Francesco d'Assisi insieme ai suoi seguaci si ritirava per pregare. Il carcere della meditazione sorge nei pressi di alcune grotte naturali frequentate da eremiti.

Troneggia qui un Leccio secolare proprio presso la grotta di San Francesco. E in quella grotta c'è un buco nel terreno. Perché quel buco? Sembra che fu il demonio a provocarlo. Ad Orvieto spunta la Cattedrale di Santa Maria Assunta, il principale luogo di culto cattolico ma anche un capolavoro dell'architettura gotica dell'Italia centrale. Immancabile poi l'appuntamento con la Galleria Nazionale dell'Umbria. Il museo conserva la maggiore raccolta di opere dell'arte umbra ed alcune tra le più significative opere dell'arte dell'Italia centrale, dal XIII al XIX secolo. «Perugia, munita di grandi mezzi di difesa dalla natura e dalla mano dell'uomo, sorge improvvisamente su di un'altura» scriveva Charles Dickens nel suo Pictures from Italy del 1846. E Perugia è ancora città d'arte, ricca di storia e monumenti, fondata dagli Etruschi, polo culturale della regione, meta turistica e sede universitaria. Sacralità tangibile in ogni punto della bella Umbria. Ma anche stimolo continuo al genio artistico. Ad esempio, fu proprio al Teatro Nuovo di Spoleto che furono girate alcune sequenze del film Lo sceicco bianco di Federico Fellini. E bellezza, dicevamo, chiama a sé bellezza. Johann Wolfgang von Goethe soggiornò in Umbria nel lontano 1786 e non poté resistere dal descrivere con ammirazione, nel suo Viaggio in Italia, il ponte delle Torri.

 Per Hermann Hesse a Spoleto «C'è una tale ricchezza di bellezze pressoché sconosciute, di monti, di valli, foreste di querce, conventi, cascate». E ancora, nella splendida Umbria c'è Terni, la città degli Innamorati, San Valentino nacque proprio lì. Orvieto, Gubbio, Deruta e le sue ceramiche artistiche, Norcia e Cascia con la sua Santa Rita. Tra preghiere, anche pagane e perché no, il «rimbombo di acque!» delle Cascate delle Marmore, questo scriveva Lord Byron, la Ballerina bianca vola garantendo la pace e l'eterno amore tra la ninfa Nera e il bel pastore Velino che si gettò per lei a capofitto dalla rupe di Marmore per soggiogare l'invidiosa Giunone.

A Orvieto La Cattedrale Intitolata a Santa Maria Assunta è il principale luogo di culto cattolico ma anche un capolavoro della architettura gotica italiana. Il Tempo

Cari amici la rivista San Francesco e il sito sanfrancesco.org sono da sempre il megafono dei messaggi di Francesco, la voce della grande famiglia francescana di cui fate parte.

Solo grazie al vostro sostegno e alla vostra vicinanza riusciremo ad essere il vostro punto di riferimento. Un piccolo gesto che per noi vale tanto, basta anche 1 solo euro. DONA