attualita

Terra Santa. Ucciso palestinese disabile

Massimo Lomonaco, La Sicilia
Pubblicato il 01-06-2020

Tensione a Gerusalemme per l'uccisione di un giovane autistico da parte della polizia israeliana

Israele chiede scusa per la morte di Yihad Elkhalak, un palestinese di 32 anni autistico ucciso in Città Vecchia a Gerusalemme dalla polizia nel sospetto che portasse un’arma che invece non aveva. Una vicenda che ha alimentato la tensione crescente da parte palestinese per l’annunciata intenzione di Israele di estendere a luglio la propria sovranità, sulla scia del piano di pace di Trump, agli insediamenti ebraici in Cisgiordania e alla Valle del Giordano.

E che è avvenuta a poche ore dalla riapertura della Spianata delle Moschee dopo due mesi di chiusura per il coronavirus. «Siamo dispiaciuti per l’incidente in cui Elkhalak è stato ucciso e condividiamo il dolore della famiglia», ha ammesso ieri il ministro della Difesa (e futuro premier) Benny Gantz in apertura della consueta riunione domenicale di governo a Gerusalemme. «Sono sicuro - ha aggiunto - che l’indagine sull’accaduto si concluderà rapidamente e con risultati».

Uno dei due agenti ritenuti responsabili dell’uccisione è agli arresti domiciliari, mentre l’altro, il suo diretto superiore, è stato rilasciato ma con limitazioni agli spostamenti. L’autopsia ha stabilito che contro Elkhalak - che si stava recando nella scuola per disabili frequentata in Città Vecchia ad un passo dalla Porta dei Leoni - sono stati sparati dagli agenti 7 colpi e che 2 di questi l’hanno raggiunto. Il portavoce della polizia ha spiegato che gli agenti hanno agito nel sospetto che l’uomo fosse armato e per questo gli hanno intimato di fermarsi. Ma Elkhalak, a quanto pare, non ha compreso l’ordine ed è fuggito impaurito: gli spari sono stati esplosi durante l’inseguimento.

Non appena la notizia si è diffusa, la tensione è salita in un attimo: due manifestazioni con lo slogan “Morte in strada, giustizia per Elkhalak” si sono svolte a Gerusalemme e a Tel Aviv. Sui social palestinesi l’uccisione è stata collegata alle dimostrazioni antirazziste in corso negli Usa. Hanna Ashrawi dell’Olp ha denunciato che «l’escalation di crimini e violazioni di Israele coincide con i passi concreti sul terreno in preparazione della formale annessione» di parti della Cisgiordania. Hamas da Gaza ha sottolineato che «l’esecuzione di un palestinese disabile rivela il sadismo della leadership israeliana. Questi crimini sono benzina per la rivoluzione».

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