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La distanza che ci unisce

I creativi scendono in campo. Dopo la mobilitazione del mondo della cultura e della musica con l' hashtag #iorestoacasa, ora ecco una nuova iniziativa. A fine marzo, da un' idea di Salvatore Scarfone, in arte Trols, e dell' artista murale Smoe con il supporto di SmoeStudio, è partita una raccolta fondi attraverso una collezione di T-shirt d' autore.

Si tratta di una call per artisti, street-artists, writers, illustratori, pittori e per chi in genere si occupa di arti visive. Il ricavato delle vendite sarà devoluto interamente alla Croce Rossa Italiana, per aiutare i volontari che oggi sono in prima linea negli ospedali delle città più colpite. Ad oggi sono stati raccolti circa 4.300 euro, ma la raccolta andrà avanti. «L' arte può essere anche una cura per la collettività, il suo valore può essere concreto oltre che emozionale», dice Smoe.
E ci racconta di come appena lanciata l'idea tutti hanno aderito con entusiasmo, inviando una loro opera. Chiunque fosse interessato a fare una donazione e scegliere la propria T-shirt d' autore, potrà già iniziare a farlo collegandosi al loro sito www.iorestoacasaartistiuniti.it , oppure collegandosi ai canali social dedicati al progetto.

Molti i nomi noti di questo mondo che si sono prestati all' iniziativa benefica: Francesco Aloi che ha contribuito attivamente alla nascita del progetto, ma anche Frelly (Enrico Focarelli Barone), e ancora Etnik, Eleuro, Stenlex, Umbe Tattoo, Emi Artes, Fabio Petani, Livio Ninni, Giorgio Bartocci, Er Pinto, Nemo, Andrea Benefico, Piedetonante Tattoo, ExitEnter, Piger, Mr Klevra, Francesco Barbieri, Roman Doors Project, Haterisk, Arfis231, Urto. «Riceviamo ogni giorno nuove adesioni da parte di artisti sia italiani sia stranieri, che ci inviano opere molto belle con stili diversi - aggiungono gli ideatori - e ci auguriamo che il numero cresca sempre di più».

«Questa crisi - commenta Frelly - ha colpito anche il mercato dell' illustrazione. Ma in questo momento bisogna stringere i denti e accettare il fatto che arrivino meno richieste rispetto a prima. Potrebbe essere una buona occasione per rimettere mano a progetti che finora avevamo tenuto nel cassetto e per continuare a lanciare messaggi di solidarietà attraverso il nostro più potente mezzo di comunicazione: l' immagine».

«Un artista vive spesso isolato, chiuso per ore nel suo studio a disegnare e questo vale per la maggior parte degli illustratori» dice sempre Frelly. L'opera da lui realizzata per la T-shirt dal titolo «La distanza che ci unisce», racconta quello che sta accadendo in questi giorni di isolamento, in cui la gente prova a comunicare anche con piccoli gesti di solidarietà come attraverso il balcone di casa, cosa che magari prima non accadeva. L'artista Smoe, in una T-shirt ha voluto imprimere il suo trascorso australiano rappresentando due lucertole che giocano.

O come «Windows» di Marta Mez, la bandiera fuori dalle finestre o «Il Bacio Streetwear» di Luca le Piane, oppure l' opera dell' illustratrice Emi Artes «Ritornare a passare per il cuore» e nell' angolo dell' immagine appare la scritta "Torneremo a ballare insieme e ricorderemo". O l' infermiera che indossa la mascherina in un ambiente senza tempo dal titolo «Silenty»di Smoe Studio. Questo solo per citare alcuni lavori di questi artisti che con questo piccolo gesto invitano a non fossilizzarsi sugli aspetti negativi, sulle privazioni, sulla paura: c' è anche dell' altro. E loro vogliono dimostrare che tutti possiamo fare qualcosa.

Occorre portare l' attenzione ai fenomeni sociali che si stanno sviluppando in questi giorni, con l' obiettivo di creare una nuova rete, indispensabile per affrontare questo periodo. (Corriere della Sera - Buone Notizie)