attualita

'Salviamo i riti del Natale ai nostri figli serve magia

Valentina Arcovio Pixabay
Pubblicato il 01-12-2020

La docente di Psicologia evolutiva 'Valorizzare la tradizione'

«Per i bambini il Natale è la festa più bella del mondo, ma quest' anno gli adulti dovranno impegnarsi un po' di più per mantenere viva la magia». Secondo Anna Oliverio Ferraris, docente emerito di Psicologia evolutiva dell'Università Sapienza di Roma, i genitori possono impedire alla pandemia di rovinare le prossime feste natalizie ai più piccoli, sforzandosi di creare un ambiente sereno e sicuro.

Professoressa, il Natale di quest' anno sarà diverso da tutti gli altri. Quanto peserà questo sui bambini e i ragazzi?

«Iniziamo con il sottolineare che i bambini e i ragazzi sono già molto provati dalla pandemia. Hanno trascorso mesi di reclusione dentro casa. Molti hanno rinunciato alla scuola, alle uscite con gli amici, alle passeggiate, ai nonni, alla piscina, al tennis e così via. Molti bambini e ragazzi hanno risposto bene ai sacrifici, altri invece hanno sofferto il clima di terrore e c'è qualcuno addirittura che ha ancora troppa paura di uscire di casa. In questo contesto, quindi, si può immaginare che il Natale di quest' anno sarà più difficile. Tuttavia, gli adulti possono fare in modo che non sia così».

In che modo?

«Impegnandosi più degli altri anni nei rituali tipici del Natale. L'albero, il presepe, la preparazione dei regali sono le cose che i bambini amano di più del Natale. Allora è bene valorizzare questi momenti, rendendoli una festa e facendo partecipare attivamente i più piccoli. Con queste attività natalizie sarà quindi possibile distogliere l'attenzione dei bambini dai problemi causati da questa emergenza».

A Londra Babbo Natale non avrà la mascherina. Da noi sembra di sì. Non sarà triste per i bambini vedere la più importante icona natalizia con metà faccia coperta e senza la possibilità di sedersi sulle sue gambe per esprimere i loro desideri?

«Certamente questo non si potrà fare. Infatti, sarà importante rimarcare i rituali leciti e trovare alternative sicure ai rituali che, a causa della pandemia, non si possono fare. Per esempio, quest' anno si può dire ai bambini di scrivere la letterina a Babbo Natale e poi imbucarla insieme nella cassetta postale più vicina a casa. Per esorcizzare il Babbo Natale con la mascherina si può chiedere ai piccoli di disegnarlo su un foglio. Sappiamo che il disegno è una forma di terapia molto utile per i più piccoli. Insomma, quest' anno bisogna ingegnarsi nel cercare soluzioni e alternative più sicure». (Continua a leggere su Il Messaggero)

Cari amici la rivista San Francesco e il sito sanfrancesco.org sono da sempre il megafono dei messaggi di Francesco, la voce della grande famiglia francescana di cui fate parte.

Solo grazie al vostro sostegno e alla vostra vicinanza riusciremo ad essere il vostro punto di riferimento. Un piccolo gesto che per noi vale tanto, basta anche 1 solo euro. DONA